Chi era davvero Papa Damaso I e perché è protettore degli archeologi? Il motivo curioso
La Chiesa lo ricorda l'11 dicembre: perché?
L’11 dicembre la Chiesa festeggia San Damaso I, uno dei Papi che è stato santificato per la sua lotta come difensore dalle eresie. La sua figura è, per certi versi, avvolta dal mistero e le fonti che parlano di lui lo rivestono di un’aurea di leggendarietà. Ma chi era questo “paladino della fede” che la Chiesa ricorda in questa data?
San Damaso I, il papa difensore della Chiesa
Le notizie che riguardano San Damaso I derivano dal Liber Pontificalis. Si tratta di un volume molto antico scritto in latino, in cui si parla di lui con queste parole: “Damaso, di origine spagnola, figlio di Antonio”. Di lui, purtroppo, non si sa molto e per molti secoli si è ritenuto che fosse spagnolo, precisamente originario della città di Guimaraes, che oggi si trova nell’odierno Portogallo. Secondo gli storici moderni, però, sarebbe cresciuto e vissuto a Roma fino al 366, anno in cui diventò Papa. Ma quali sono i meriti per cui è stato dichiarato come santo della Chiesa cattolica?
Perché viene ricordato dalla Chiesa l’11 dicembre
Con i sinodi romani indetti nel 368 e del 370, San Damaso I condannò due forme di eresie diffuse al suo tempo: l’apollinarismo e il macedonianismo. Per questo motivo viene ricordato dalla Chiesa come “difensore dalle eresie”. Durante il suo mandato come pontefice, inoltre, non ebbe timore di scomunicare uno dei vescovi, e in particolare si ricorda la lotta contro Aussenzio, Vescovo ariano di Milano.
L’11 dicembre 384, secondo le fonti, il Papa sarebbe morto e proprio per questo motivo è stato scelto in seguito questo giorno da dedicare a lui. Nel Cinquecento, il cardinale Farnese fece trasferire le sue spoglie all’interno della basilica di San Lorenzo in Damaso. Come ogni santo, anche Damaso I è considerato patrono di una categoria. Dal momento che si dedicò molto alle catacombe romane, è ricordato come protettore di tutti gli archeologi.
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