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Non rispondere mai a questi SMS: pericolosi virus e furto di informazioni personali

Le truffe online diventano un pericolo sempre più pressante, ma esistono strategie per proteggere gli smartphone dagli attacchi

Rischiare di rimanere vittime di truffe telematiche è un pericolo a cui chiunque è spesso sottoposto. Attraverso sms, messaggi WhatsApp, mail o altri sistemi di comunicazione, non è difficile incappare in tentativi di frode da parte di malintenzionati che tentano di entrare nelle banche dati accessibili attraverso gli smartphone. Inoltre, tra i rischi ipotetici di un imbroglio operato attraverso la rete online, esiste anche la possibilità di ritrovarsi il telefono cellulare infettato da un pericoloso virus, capace di mandare in tilt l’intero sistema operativo.

Perché gli sms sono ancora molto utilizzati per le truffe

Il servizio di messaggistica breve (Short Message Service) è andato leggermente in disuso dopo l’avvento dei messaggi istantanei e di App come WhatsApp; tuttavia, per i truffatori online, gli sms restano ancora i maggiori strumenti per cercare di raggirare gli utenti tramite gli smartphone. Questo perché gli Short Message Service, presentato dei particolari vantaggi per il malintenzionato di turno. Nello specifico, questa tipologia di messaggio permette di inserire nel testo un link che reindirizza ad un sito pericoloso; ma non prevendendo un sistema (come per e-mail) che consente di qualificare il messaggio come spam è più facile che l’utente vi clicchi.

Come proteggersi dalle truffe

Le truffe che si possono mettere in atto attraverso l’utilizzo degli Short Message Service, sono diverse, ma sicuramente il più diffuso è il phishing; ovvero attraverso un link presente nel testo dell’sms il truffatore indirizza l’utente verso un sito in grado di rubare informazioni personali. Il link potrebbe per esempio riportare il falso logo di una banca e quindi invitare l’utente ad inserire dati importati. Allo stesso modo è possibile che un medesimo link, installi in automatico potenti virus sul telefono cellulare. Tuttavia, riconoscere questo tipo di raggiri non è complicato come sembra; innanzitutto, il primo segnale d’allarme è il numero con cui l’hacker contatta l’utente: con attenzione, infatti, si può notare che la quantità cifre risulterà anomala. Inoltre, è bene sapere che le compagnie telefoniche possiedono dei filtri antispam simili a quelli della posta elettronica; è sufficiente dunque contattare preventivamente l’azienda telefonica alla quale ci si è affidati e richiedere che venga attivato il servizio di protezione. In ogni caso evitare di rispondere ad sms “sospetti” è sempre la pratica più efficace, pratica e sicura.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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