Il mondo del ciclismo è in lutto. Si è spento all’età di 86 anni Aldo Moser uno dei più grandi ciclisti italiani. Era ricoverato da alcuni giorni presso l’ospedale di Trento a causa del Covid-19 ed è venuto a mancare nella giornata di mercoledì 2 dicembre per alcune complicazioni legate al virus. Il conoravirus purtroppo non lo ha risparmiato portando via una leggenda del mondo dello sport. Era fratello di Diego, Francesco ed Enzo nonché zio di Moreno. Anch’essi sono stati ciclisti professionisti su strada. Gareggiò con i suoi tre fratelli nel 1973 con la maglia della Filotex e conta 12 successi in carriera. Capostipite della dinastia di campioni trentini, nel 1991 ha ricevuto il “Premio Ciclismo Vita Mia“.
Aldo Moser, la lunga carriera
Nato a Giovo il 7 febbraio del 1934 è diventato ciclista professionista nel 1954 e ha partecipato a 16 edizioni del Giro D’Italia. Ha indossato per due volte la maglia rosa. Nei Mondiali ha portato la maglia azzurra quattro volte: a Frascati nel 1955, Waregem nel 1957, Reims nel 1958 e Mendrisio nel 1971. Ha vinto ben cinque trofei durante la sua lunga carriera. Tra le sue grandi vittorie spiccano la Coppa Agostini nel 1954, il Gran Premio Industria e Commercio di Prato nel 1955 e il Trofeo Baracchi nel 1958 e 1959. È indimenticabile la tappa del Giro d’Italia dell’8 giugno del 1956. C’era una tormenta di neve lungo la strada percorsa dai professionisti per risalire lo Stelvio. In quell’occasione Aldo Moser scavalcò la neve portando la bicicletta a mano e su un totale di 86 in gara solo la metà arrivò al traguardo. Si ritirò all’età di 39 anni a causa di una frattura al ginocchio ma con una ricchissima carriera alle spalle. Il nipote Ignazio Moser lo ha ricordato sul suo profilo Instagram ufficiale. Ha pubblicato uno scatto del ciclista e ha scritto: “Ciao Zio, la tua bontà e nobiltà d’animo rimarrà sempre con noi“.