Il medico gli sbaglia il trapianto di capelli e la moglie chiede il divorzio: ma il giudice…
Un errore di chirurgia estetica, compromette anche il matrimonio di un uomo
Una vicenda molto particolare ha come protagonista un uomo che dopo un trapianto di capelli andato male, ha subito conseguenze, non solo dal punto di vista fisico ed estetico, ma anche dal punto di vista morale. Non vedendo risultati soddisfacenti nella capigliatura del marito, la moglie ha infatti deciso di chiedere il divorzio da quest’ultimo. Il malcapitato dunque, si è trovato ad affrontare un doppio trauma legato, da un lato al suo aspetto esteriore, dall’altro alla fine del suo matrimonio.
Il protagonista della vicenda è un cinquantaquattrenne toscano che, insoddisfatto della sua capigliatura, aveva deciso di sottoporsi ad un trapianto di capelli. La vicenda era iniziata nel 2008 e il protagonista della vicenda aveva riposto tutte le sue speranze nell’operazione di chirurgia estetica. Tuttavia, già dal primo intervento le cose non erano andate come previsto. Speranzoso che un secondo tentativo potesse risolvere il suo problema di alopecia, l’uomo aveva pensato di sottoporsi, dopo nove mesi, allo stesso trattamento presso lo stesso chirurgo. Ma anche il secondo tentativo non aveva condotto a nessun risultato.
Le conseguenze del trapianto di capelli sbagliato
Secondo quanto rivelato, sembra che addirittura i due interventi avessero aggravato la situazione; non solo la capigliatura non si era infoltita, ma era comparsa sulla nuca una cicatrice abbastanza evidente. A gettare il cinquantaquattrenne nello sconforto, il fatto che la moglie avesse chiesto il divorzio, pare proprio per i scarsi (o forse inesistenti) risultati del trapianto ai capelli. A quel punto il malcapitato protagonista della vicenda aveva chiesto al medico un risarcimento di 37mila euro per danno patrimoniale e biologico; considerando anche la fine del matrimonio come danno collaterale. Tuttavia dopo anni di battaglie legali, un giudice ha dichiarato il medico colpevole solo dell’errore chirurgico; stabilendo per il paziente un risarcimento di 13mila euro da parte del dottore. Per il giudice infatti non esistevano prove soddisfacenti del fatto che fosse stato proprio l’errore, durante il trapianto di capelli, a scatenare la fine del matrimonio. Tuttavia già nel 2010 il paziente ha trovato un medico, che finalmente ha posto fine ai suoi problemi estetici.
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