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Cose da Vip

Covid, Conte: “Zone rosse? Pronti a toglierle da dicembre”

Fra una settimana, dal mese di dicembre, potrebbero scomparire le zone rosse anti Covid. Le regioni ora in fascia ad alto rischio potrebbero “scendere” di livello, con miglioramento delle condizioni per i cittadini. Lo fa capire il premier Giuseppe Conte. “Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse – ha affermato da Lilli Gruber -. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc.”

Vacanze sulla neve? Off limits

“Si rischia altrimenti di ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere. Consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile. Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci – ha precisato il premier -, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. E con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando a un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo”.

Il vaccino alla fine di gennaio

“Non c’è un orientamento per l’obbligo del vaccino – ha sottolineato Conte -, ma lo raccomandiamo. L’obbligo è scelta forte. Io lo farò senz’altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato. Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio”.

Recovery fund in crisi?

Il presidente del Consiglio ha quindi parlato delle risorse del Recovery fund: gli stanziamenti europei per 209 miliardi di euro previsti per l’Italia. “Il Consiglio europeo di dicembre sarà decisivo – ha spiegato per trovare l’accordo sul Recovery fund. C’è un problema, un veto politico di Polonia e Ungheria. L’ostacolo è questo. Ma c’è grande senso di responsabilità e confido che i paesi che hanno posto il veto sullo stato di diritto rivedano la loro posizione – ha detto ancora Conte -. È giusto che lo facciano perché altrimenti danneggeranno le loro stesse economie”.

Nuovi orari per i negozi

“Uno stato libero e democratico non può entrare nelle case e dire quante persone siedono a tavolo. Vogliamo ridurre la socialità ma consentire la tradizione a noi molto cara dei doni. In questo senso è controproducente limitare gli orari dei negozi“, ha detto infine Conte a Otto e mezzo. E ha spiegato che il governo cercherà di “dilatare” gli orari degli esercizi commerciali.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma.

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