E’ il momento delle testimonianze per Gerry Scotti, finalmente dimesso dall’ospedale dove era stato ricoverato per quasi due settimane, e attualmente occupato a riportare la sua esperienza alle prese con il Covid. Come per altri colleghi, anche per la star di Caduta Libera il contagio si è palesato in maniera più violenta del solito; fin dall’inizio, la richiesta dei medici fu quella di un ricovero precauzionale, con lo stesso conduttore arrivato a un passo dalla terapia intensiva (fortunatamente evitata). “Ci sono rimasto per 13 giorni“, ha spiegato dunque Scotti, ospite in collegamento a Radio Deejay. “Negli ultimi tre ho dovuto imparare da capo a camminare, mangiare, muovermi e respirare“.
In collegamento radio, Gerry Scotti racconta le sue due settimane di terapia: “Alla fine ho dovuto reimparare a camminare e respirare”
Pur scampando le forme peggiori di contagio, la lotta di Gerry Scotti contro il Covid non è stata delle più semplici. “Ho fatto l’ossigeno, la cura basilare“, ha spiegato dettagliatamente, alludendo al tipo di medicazione affrontata per quasi due settimane. “Quando l’ossigeno non arriva ai tuoi organi, scende la saturazione, ed è come se la batteria del tuo telefono iniziasse a spegnersi“, racconta illustrando la faticosissima terapia. “E’ aver corso una maratona, senza averla corsa davvero. Quel senso di spossatezza. Avevo la cannula nasale e il casco che ti immette ossigeno e aiuta a fare ginnastica polmonare. Alla fine avevo perso una decina di chili“.
Il recupero sarà logicamente lento e faticoso, e sperare di rivedere Gerry Scotti in diretta sul un palco è al momento improbabile. Di certo, Caduta Libera finirà con il prossimo episodio, dando poi il via alle repliche tenute da parte; la speranza, assicura il conduttore, è quella di esserci almeno per la finale di Tu Si Que Vales. Ma fare programmi potrebbe non essere la mossa migliore in questo periodo.
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