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Gerry Scotti, parole dure dopo il ricovero: “Vedevo scene da film di fantascienza”

Gerry Scotti, di recente, è stato al centro della cronaca per essere risultato positivo al coronavirus. Per l’amato conduttore di Caduta Libera si è reso addirittura necessario un ricovero, in quanto i suoi parametri non rientravano nella norma. Fortunatamente, Gerry ce l’ha fatta, dopo aver combattuto per dieci lunghi giorni, finalmente è stato dimesso dall’ospedale ed è potuto tornare a casa. Ma quest’esperienza il conduttore non potrà mai scordarla, proprio per questo ha deciso di raccontare quello che ha vissuto in questo periodo buio.

Gerry Scotti racconta la sua esperienza con il Covid: “Vedevo persone immobili, intubate”

Gerry Scotti ha deciso di raccontare la sua esperienza con il Covid alle pagine de Il corriere della sera. Il conduttore ha messo a nudo tutte le sue emozioni provate in quei difficili giorni passati tra le mura dell’ospedale Humanitas, alle porte di Milano. Gerry ha scoperto la sua positività casualmente, durante un tampone di controllo, in assenza di sintomi. “In un attimo ho rivissuto i sei mesi di paura, terrore, precauzione, speranza che stiamo vivendo tutti. Perché proprio a me?“, ha iniziato così il suo racconto il conduttore.

Gerry pensava di essere asintomatico e di poter passare il periodo di quarantena in casa, invece, improvvisamente la sua situazione è peggiorata. “Avevo tutti i parametri sballati [..]. Ero già nell’unità intensiva, perché quando entri nel pronto soccorso del Covid Center [..] si apre una porta e da lì in poi vedi tutto quello che hai visto nei peggiori telegiornali della tua vita. Sono diventato verde, ho sudato freddo“, ha continuato Scotti. Fortunatamente, al contrario di come avevano riportato varie testate giornalistiche, il conduttore non è mai entrato in terapia intensiva, ma si è fermato allo step precedente. “Vedevo 24 persone immobili, intubate, come nei film di fantascienza. Pregavo per loro invece che pregare per me“, ha dichiarato.

Il conduttore ha dovuto effettuare l’ossigenoterapia con il casco cpap per due giorni, finché non è stato riportato nella sua stanza dove ha proseguito le cure fino alle sue dimissioni. È stata un’esperienza davvero difficile per Gerry, che sicuro non dimenticherà mai. Il conduttore ha anche colto l’occasione, durante l’intervista, per ringraziare gli ‘eroi’ che lo hanno accudito e condotto alla guarigione in quei giorni. Ha poi concluso rivolgendosi ai negazionisti: “Bisogna prenderli e lasciarli in quella stanzina un’ora. Sicuro cambiano idea“.

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