Doc – Nelle tue mani è una fiction molto amata dal pubblico e non solo. Anche i protagonisti della prima stagione trasmessa sulla rete Rai, insieme ai fan hanno atteso con ansia il ritorno sul set e ricominciare le riprese dopo quel 10 Marzo, quando a metà giornata si sono dovuti allontanare a causa dal Covid. Nel cast di Doc – Nelle tue mani Matilde Gioli interpreta una dottoressa non molto simpatica e molto distante dall’attrice che al contrario dimostra di avere un carattere solare. Ma nonostante la diversità caratteriale, Matilde interpreta perfettamente il personaggio dal camice bianco.
Nella fiction è Giulia Giordano. Un medico ma anche la donna che ama Andrea Fanti (interpretato da Luca Argentero), primario che ha perso la memoria degli ultimi 12 anni di vita. L’idea di interpretare un personaggio così diverso l’ha intrigata fin da subito. D’altronde il camice non è del tutto sconosciuto ai suoi occhi e al suo vissuto. Seppur in momenti diversi con un altrettanto spirito decisamente differente, l’abito professionale ha incrociato il suo percorso ancor prima di indossarlo sul set. Affascinata dalla scienza, dopo il liceo si era iscritta al test d’ingresso di Medicina non superando la prova. Ma l’impatto più ruvido e doloroso lo ha avuto a 16 anni dopo un brutto incidente che ha compromesso la sua salute.
Il dramma
Tra le pagine del settimanale Confidenze l’attrice di Doc – Nelle tue mani ha raccontato i dettagli di quel brutto incidente avuto in piscina nei primi anni della sua adolescenza danneggiandole la schiena e vivere nel terrore di non poter camminare più.
“Avevo 16 anni e durante una vacanza-studio a Londra ero in piscina. Lì, un ragazzo tuffandosi, mi è piombato sulla schiena con i suoi 90 chili danneggiandomi 5 vertebre. I mii genitori erano tranquilli al mare quando una telefonata li ha avvisati che avevo avuto un brutto incidente e che probabilmente non avrei camminato. […] Il ricovero è durato quattro mesi.” – racconta Matilde durante la sua intervista. “Nel mio ricordo però, l’incidente è stato un miracolo: ho rischiato la paraplegia, invece mi sono ripresa.”
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