Barbara D’Urso in lacrime a Live: “Ecco chi era Stefano”
Un momento toccante per Barbara D’Urso che nell’ultima puntata di Live Non è la D’Urso non è riuscita a trattenere le lacrime nel ricordo di un grande artista ed amico. La conduttrice, infatti, si impegna ad essere oggettiva il più possibile nel corso delle sue trasmissioni, ma questa volta non ha frenato le emozioni personali.
Live non è la d’Urso: il ricordo straziante di Stefano d’Orazio
Nel corso dell’ultima puntata di Live non è la d’Urso, andata in onda domenica 8 novembre, Barbara d’Urso ha voluto dedicare un momento speciale nel ricordo di due volti noti scomparsi nella settimana. Il primo momento è stato dedicato a Gigi Proietti, che si è spento il 2 novembre, nel giorno del suo 80esimo compleanno.
A seguire il ricordo di Stefano D’Orazio dei Pooh, venuto a mancare il 6 novembre. Ma nel ricordare l’artista, la conduttrice, che era una sua grande amica e testimone di nozze, non ha trattenuto le lacrime.
Lacrime in diretta per Barbara d’Urso
Barbara D’Urso non ha trattenuto le lacrime nel ricordare Stefano D’Orazio, scomparso improvvisamente il 6 novembre. Nel corso dell’ultima puntata di Live non è la d’Urso, l’amata conduttrice ha voluto ricordare l’artista e il grande amico con una serie di filmati, tra cui quello delle nozze a cui lei aveva fatto da testimone. La dichiarazione con la voce spezzata ha commosso anche il pubblico:
Stefano nell’ultimo anno non stava benissimo, niente di grave però, la moglie Tiziana ci aveva dato anche qualche buona notizia negli giorni… Stefano era la persona più solare, stava sempre con gli amici ed è morto da solo.
In seguito ha condiviso un aneddoto del passato, in cui le era stato molto vicino in occasione della morte del padre:
Era il 26 dicembre 1996, io quella notte sono tornata a casa. La mattina dopo mi è arrivata una telefonata in cui una persona, che poi ho scoperto essere un infermiere, mi diceva: “Signora corra perché suo padre sta morendo”. Io sono partita di corsa per Napoli e mentre ero in macchina, mi ha chiamato Stefano. Ci sentivamo sempre perché eravamo come fratelli. Mi ha detto: “Ursus che c’è? Già sei sveglia?”. E io ho risposto “Sì, sta morendo papà, sto andando a Napoli”. Lui ha preso la macchina senza dirmi niente e con Gianni Mazza e la moglie del maestro, Paola Lucidi, è corso a Napoli. Li ho trovati tutti e tre fuori dalla camera dove c’era il mio papà appena morto. Questo per farvi capire chi era Stefano e il legame che avevo con lui: aveva sentito una sua amica in difficoltà ed era arrivato prima di me. C’era ancora la bara aperta e lui era là: questo era Stefano.
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