Inferno, 9 curiosità sul film con Tom Hanks: il regista voleva Roberto Benigni ma…

Terzo capitolo della saga con protagonista Robert Langdon, Inferno è uscito nel 2016. Il film, che ha visto nuovamente Tom Hanks rivestire i panni del professore di simbologia, è stato girato quasi interamente in Italia. Trasposizione dell’omonimo best seller di Dan Brown, ha visto alla regia il premio Oscar Ron Howard.

La storia riprende le vicende del celebre studioso. L’uomo svegliatosi in un ospedale fiorentino, non ricorda gli avvenimenti delle 48 ore precedenti. Alcune visioni, incentrate sull’Inferno dantesco, cominciano tuttavia a impadronirsi della sua mente. Inizierà perciò un percorso errante, in compagnia dell’infermiera Sienna Brooks. Il viaggio lo porterà a toccare diverse città, con il fine di scoprire il significato delle misteriose allucinazioni. La pellicola ha riscontrato un discreto successo di pubblico, più moderato rispetto ai primi due capitoli. Ecco alcune curiosità su Inferno.

Inferno, 9 curiosità sul film:

  1. Inizialmente il film avrebbe dovuto intitolarsi Headache (Mal di testa), in riferimento al trauma che Langdon subisce all’inizio della storia.
  2. Con un budget di 75 milioni di dollari, il film ne hai incassati oltre 220 milioni, risultato nettamente inferiore rispetto ai primi due capitoli.
  3. Nonostante Inferno sia per lo più ambientato in Italia, molte riprese hanno avuto luogo in altre località. Tra queste rientrano Istanbul (in Turchia) e Budapest (in Ungheria).
  4. L’omonimo best seller da cui il film trae ispirazione è stato il romanzo per adulti più venduto del 2013.
  5. Il titolo del libro e, conseguentemente, del film è un chiaro riferimento alla Divina Commedia dantesca. Tuttavia, il nome fa riferimento anche un’illustrazione di Sandro Botticelli.
  6. Durante le riprese a Firenze, la produzione di Inferno ha effettuato una donazione a Palazzo Vecchio, nel quale è conservata la maschera della morte di Dante.
  7. Proprio per non rimanerne mai sprovvisti, gli attrezzisti hanno realizzato 15 maschere della morte del poeta italiano.
  8. Per rappresentare le visioni infernali di Langdon, la produzione ha impiegato 9mila litri di sangue finto, a base di zucchero.
  9. Prima che iniziasse la lavorazione del film, nel 2013 Ron Howard espresse la propria intenzione di offrire a Roberto Benigni un ruolo in Inferno. Il suo appello partì in occasione della Repubblica delle idee a Firenze. Il comico italiano rispose una settimana dopo, dicendosi interessato alla proposta, proponendo un incontro al regista. Tuttavia, alla fine non se ne fece sfortunatamente nulla e la collaborazione tra i due premi Oscar non ebbe mai luogo.
Lorenzo Cosimi

  • Cinema e tv Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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Lorenzo Cosimi

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