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Mangia un plumcake dopo 8 anni, agghiacciante: dentro trovano uno sconosciuto…

Cosa pensereste se vi dicessimo che anche un plumcake può mummificarsi? È quello che è accaduto a Colin Purrington, un uomo della Pennsylvania che durante il lockdown si è lasciato andare alla gola e al desiderio di qualcosa di dolce. Attraverso la sua ricerca ha scovato nella propria cantina una confezione di plumcake che in un secondo momento si è accorto essere scaduta ben otto anni prima! L’uomo ha inconsapevolmente addentato una merendina accorgendosi poi che fra queste ce n’era una mummificata.

La foto del plumcake “mummia” diventa subito virale

La condivisione sui social – e in particolare su Twitter – è stata immediata e Colin si è messo in contatto con alcuni docenti universitari interessati al caso. Gli esperti micologi hanno fatto richiesta a Purrington di spedire il reperto direttamente alla West Virginia University per analizzarlo. In particolare, la stramba vicenda ha incuriosito Matt Kasson, professore presso l’ateneo e studioso di patologia forestale e micologia. Più tardi egli stesso ha annunciato su Twitter: “Abbiamo un nuovo terrificante progetto micologico. Brian Lovett – ricercatore – ed io identificheremo un fungo sconosciuto cresciuto all’interno di un plumcake vecchio di otto anni, confezionato singolarmente”.

Le successive indagini dei due studiosi hanno mostrato che una delle merendine, quella “mummificata”, sembrava mangiata dall’interno della confezione. Secondo il loro parere, il fungo potrebbe aver consumato l’aria a disposizione dentro la plastica per poi morire. L’ironia dello stesso Colin riguardo al morso dato al dolce è trapelata dai suoi commenti. Ha infatti dichiarato: “Aveva il sapore di un vecchio calzino. Non che io abbia mai mangiato un vecchio calzino”. La merendina assaggiata dall’uomo appariva intatta all’esterno. Al contrario altre due avevano un aspetto anomalo: una di queste infatti era raggrinzita a tal punto da sembrare mummificata. I ricercatori non hanno avuto la possibilità di estrarre spore vive del fungo in questione per poterne fare un’analisi accurata e saperne di più. Ma la ricerca ovviamente continua…

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