
La vicenda ha avuto luogo in Florida. Durante le ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, una donna voleva a tutti i costi esprimere il proprio voto. Un intento più che nobile, certamente. Tuttavia la situazione si è rivelata più complessa: la donna era infatti diretta in ospedale perché stava per partorire. Ecco cosa è successo.
Esprimere il proprio voto è sicuramente la più alta manifestazione di democrazia. Oltre che un importante privilegio è perciò un dovere civico che tutti noi abbiamo. Lo sa bene la protagonista di questa storia. Il suo esempio ci dimostra infatti che ormai non esistano più scuse sufficienti per non farlo. La donna ha infatti deciso di adempiere al proprio dovere andando a votare. Nonostante le sue condizioni, ha deciso di farlo ad ogni costo. Pare infatti che stesse per partorire ma, prima di andare in ospedale, ha scelto di fare tappa al seggio elettorale. Esprimere il proprio voto era per lei fondamentale e doveva farlo prima di entrare in sala parto…
Sta per partorire, prima dell’ospedale fa tappa al seggio per votare
Teatro della vicenda è stata una località della Florida, in cui si sono appena svolte le elezioni presidenziali. Karen Briceño González era l’addetta al seggio nel quale la partoriente stava andando a votare. La donna ha raccontato che, improvvisamente, un uomo è entrato in fretta porgendole un documento. Si trattava della patente della propria moglie, rimasta in macchina perché era entrata in travaglio. L’addetta ha quindi spiegato che avrebbe potuto spedire la scheda per il voto a casa della donna. A quel punto, l’uomo ha tuonato: “No, non avete capito: se non vota, non si muove da qui. E sta per partorire“.
Capita l’urgenza della situazione, la Gonzàlez ha perciò fatto entrare la donna, la quale ha potuto votare. L’addetta al seggio ha sottolineato come la donna continuasse i propri esercizi di respirazione a causa delle contrazioni anche nella cabina. La coppia ha quindi potuto proseguire verso l’ospedale. Visto il suo impegno civico, l’addetta al seggio ha fatto sapere che avrebbe inviato ai neogenitori una tutina con su scritto “il mio primo voto” e una spilla con su scritto “un giorno voterò”, destinate al neonato.