AGGIORNAMENTO ORE 18:52 – Slittano a venerdì 6 novembre le misure restrittive su zone rosse e arancioni.
“Ringraziamo il Governo per aver tenuto conto dei nostri appelli, consentendo l’apertura delle librerie anche nelle zone rosse“. Lo dicono il presidente dei librai -Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini e il presidente dell’Associazione Italiana Editori-Aie, Ricardo Franco Levi nel giorno in cui il governo vara il nuovo Dpcm per la lotta al coronavirus. Sì, perché è vero che da domani 5 novembre – e fino al 3 dicembre – scatta la divisione dell’Italia in tre fasce di rischio (rosse, arancioni, verdi). Ma non tutto “chiude”, come si potrebbe pensare. Neppure nelle famigerate zone rosse. A parte il fatto che su tutto il territorio nazionale ci sarà il coprifuoco totale dalle 22 alle 5 del mattino.
Per zone rosse nel nuovo Dpcm del governo Conte s’intende regioni o parte di esse in cui si riscontra lo scenario 4 di massima gravità per il rischio di contagio da Covid. Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria sono fra le regioni che potrebbero da domani rientrare in questa categoria. Tuttavia, se ad esempio un area del territorio nazionale classificata come “arancione” o addirittura “verde” (livello più basso di rischio) dovesse peggiorare nei prossimi giorni, ecco che potrebbe entrare anch’essa a far parte delle zone rosse.
Nell’ambito delle zone rosse, quindi, scatteranno ampi divieti. Li vediamo fra un attimo. Ecco invece cosa farà eccezione, tanto da restare aperto. Sono chiusi infatti i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano invece aperti i tabaccai e le edicole. Ma anche le farmacie e le parafarmacie. E, inoltre, i barbieri, le librerie, i parrucchieri e le lavanderie.
Al di là di queste eccezioni nelle zone rosse scatterà una “chiusura” abbastanza netta. Sarà vietato ogni spostamento in entrata, in uscita e all’interno del territorio (salvo che per esigenze lavorative, situazioni di necessità, o per accompagnare i figli a scuola). Saranno chiusi i negozi e le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (dalla biancheria al sapone). Sospesa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Mentre invece resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto. Stop alle attività sportive anche svolte nei centri sportivi all’aperto. Si potrà svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione. Ma ciò dovrà essere fatto nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina. Inoltre è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Per quanto riguarda la scuola, l’attività scolastica resta in presenza per asili, scuole elementari e prima media.
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