Dopo le parole di Gabriel Garko, e il clamoroso coming out al Grande Fratello Vip, anche una star mondiale della musica come Tiziano Ferro ha scelto di togliersi un peso dallo stomaco di simile natura. Il musicista non ha certo bisogno di raccontare il proprio privato al pubblico, cosa che non si è mai trattenuto dal fare, scegliendo di vivere la propria vita alla luce del sole. Eppure, proprio nei primi anni a seguito dell’outing, anche il cantante dovette attraversare un calvario simile a quello dell’attore; ovvero, le pressioni dall’alto per nascondere il proprio orientamento.
“Volevano nasconderlo, ma ho deciso di non inventarmi fidanzate”: Tiziano Ferro racconta i suoi primi anni di coming out, e le reazioni dei produttori
“Oltre al cibo e il corpo, c’è sempre stato un grande problema relativo alla mia immagine“, ha dunque raccontato Tiziano Ferro a Sette, in un’intervista subito diventata di culto tra i milioni di fan del cantante. A cuore aperto come poche volte, la popstar ha apertamente attaccato l’industria discografica, e, senza fare nomi, non ha nascosto il trattamento riservatogli. “A loro non andava bene che la gente parlasse di me come gay“, prosegue nel suo racconto. “La mia casa discografica francese insisteva per farmi indossare abiti in codici più maschili. Era così ogni volta che andavo a Parigi per una promozione“.
Nonostante ciò, Tiziano Ferro ha sempre scelto la via della chiarezza. Resistendo le pressioni, la popstar seppe evitare di perdersi nel gioco di maschere che fu imposto a Garko negli stessi anni. “Mi sono gelato quando scoprii che questo non era un problema soltanto mio“, ammette oggi, con ovvio riferimento all’esperienza del collega. “Ma io avevo deciso di non mentire, e di non inventarmi fidanzate“.
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