Detto da loro

Maria De Filippi sbotta in diretta: “Devi imparare a fregartene!”

Ha commosso tutti Raffaele Capperi, giovane affetto dalla sindrome di Treacher Collins. Nell’ultima puntata di Tu Sì Que Vales, andata in onda il 18 ottobre, Raffaele ha raccontato di essere stato bullizzato per tutta la vita a causa della malformazione al viso, provocata dalla malattia. Il discorso ha emozionato tutti i presenti; tra questi, anche Maria De Filippi, che ha invitato il ragazzo ad andare avanti nonostante i giudizi delle persone.

Maria De Filippi sbotta in diretta: “Devi imparare a fregartene!”

Ancora una volta Tu Si Que Vales ha tenuto i telespettatori incollati allo schermo, grazie soprattutto ai suoi protagonisti. Tra questi, Raffaele Capperi, un giovane affetto dalla sindrome di Treacher Collins: “È una malattia che provoca malformazione al viso, problemi di respirazione e udito ma non mina l’attività cerebrale. […] Ho subito tante operazioni di ricostruzione del volto”, ha spiegato il ragazzo. Raffaele ha raccontato la sua storia, le operazioni chirurgiche che ha subito e la battaglia contro gli odiatori dei social: “Dopo tanti anni di vita passata a nascondermi, ho avuto il coraggio di mostrare il mio viso sui social. Ed è proprio lì che ho ricevuto gli attacchi più terribili. Oggi sono qui perché vorrei riuscire a dire basta al bullismo. Nessuno dovrebbe accanirsi contro chi ha il coraggio di mostrare la propria diversità. Siate gentili“, ha concluso.

Le sue parole hanno commosso tutti e Maria De Filippi ha voluto dedicare un messaggio al giovane, incoraggiandolo ad andare avanti nonostante le critiche: “Quelli che ti scrivono e che ti insultano, se riesci a fregartene, l’insulto loro rimbalza. Non potrai mai combattere contro l’ignoranza. Devi semplicemente capirla e giudicarla come tale. Sennò passi un’inutile sofferenza“. Queste le parole della De Filippi, che ha concluso: “Non meritano quello che hai sofferto. Vai a testa alta. Quando scrivono manco si accorgono. Chiudono il cellulare e se ne dimenticano, e tu stai lì a pensarci”. 

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