Durante la scorsa puntata di Domenica In, andata in onda l’11 ottobre, due signore della televisione italiane si sono incontrate. Stiamo parlando di Maria De Filippi, intervistata per la prima volta da Mara Venier. La regina televisiva di Mediaset si è raccontata con una lunga chiacchierata, lasciandosi andare a ricordi e confessione inedite. Una di queste riguarda la storia con suo marito Maurizio Costanzo. Ecco cosa ha dichiarato.
Maria De Filippi e Maurizio Costanzo, la verità dopo anni: “Io ero l’amante, quando siamo stati scoperti…”
Un racconto a 360° quello fatto da Maria De Filippi, ospite a Domenica In. La conduttrice si è lasciata andare ad una lunga chiacchierata con Mara Venier, collega e amica di vecchia data. Tantissimi gli argomenti toccati, dall’infanzia al complicato rapporto con la mamma ed arrivando al legame con Maurizio Costanzo. La De Filippi ha raccontato che la loro relazione è nata quando il giornalista era ancora sposato con Marta Flavi: “La nostra storia è cambiata tutto a un tratto – ha spiegato – Quella che era la compagna di allora ci ha scoperto (Marta Flavi, ndr). Successe in modo stupido, io l’ho chiamato, c’era lei sull’altra linea e ci ha sentito. Io sentii la voce di lei che diceva di mettere giù, che dovevano parlare. E misi giù. Lui a casa con lei, io a casa mia da sola“.
La conduttrice ha poi proseguito con il suo racconto: Quando fummo scoperti mi prese un colpo – ha raccontato ancora Maria De Filippi – c’erano tante implicazioni familiari. I miei genitori non sapevano nulla, io lavoravo per lui. Un po’ di paura l’ho avuta“. Una volta scoperto il tutto, sua mamma volle parlare con Costanzo: “Mia madre lo chiamò per chiedergli che intenzioni aveva con me. Lui venne a Pavia a conoscere i miei genitori. Papà non era tanto contento. Lui era molto cattolico, quindi la differenza d’età, il fatto che fosse stato sposato più volte e quindi non ci sarebbe mai potuto essere un matrimonio in chiesa, erano tante le cose che non lo convincevano. Maurizio è stato furbo e quando siamo tornati a Roma era tutto apposto“, ha concluso.