Dopo tante richieste e denunce, la cantante Katy Perry è riuscita a ottenere dal giudice un ordine restrittivo nei confronti dello stalker che le ha avvelenato la vita in questi ultimi anni. Lui si chiama William Terry, 38 anni, e più volte ha inviato minacce contro di lei e contro il compagno Orlando Bloom.
Finalmente Katy Perry può tirare un sospiro di sollievo: un giudice infatti ha accolto le sue richieste di allontanare definitivamente un fan troppo insistente, uno stalker, da lei e dalla sua famiglia. Ora William Terry, un uomo di 38 anni che anche a inizio settembre ha provato a entrare in casa sua sfidando la sicurezza, dovrà rimanere lontano da lei almeno 100 metri per i prossimi tre anni.
Quando Katy ha saputo dell’ultimo tentativo di intrusione, è andata su tutte le furie anche perché era appena diventata mamma. Ha quindi, tramite i suoi avvocati, prodotto davanti al giudice una serie di documenti che provavano il comportamento persecutorio del trentottenne, tanto che la corte prima ha prima emesso contro di lui un ordine restrittivo valido per un mese, scaduto il quale, all’inizio di ottobre, è arrivato quello triennale.
Tra le prove esibite, i post deliranti dello stalker, i commenti sull’uccisione di cani, poliziotti, le minacce di “spezzare il collo di Orlando Bloom”, i messaggi con l’augurio che Flynn e Mirana “prendessero il Covid e morissero”.
L’ordinanza restrittiva del giudice proibisce a William Terry di avvicinarsi alla sua casa, al suo compagno Orlando Bloom, a sua figlia, al primo figlio dell’attore avuto con Miranda Kerr, ai membri del suo staff. Terry non dovrà cercare di contattarla in nessun modo, né con messaggi sui social media dal contenuto “normale, né, soprattutto, di contenuto “esplicito” come quelli inviati da giugno 2020 fino a settembre. Non potrà partecipare ai suo concerti o alle esibizioni dal vivo.
Katy Perry da oggi in poi potrà dedicarsi solo alla sua musica, alla piccola Daisy Dome e al suo bell’Orlando, anche lui preoccupato che alla madre di sua figlia potesse accadere qualcosa per mano di un fan poco equilibrato.
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