Vanessa Incontrada racconta: “Quella volta Giorgio Panariello mi salvò…”
Nel giro di poche ore Vanessa Incontrada è divenuta icona della body positivity. La donna, infatti, ha posato senza veli per la copertina del numero 40 di Vanity Fair, in uno scatto che è già virale. Una foto che la mostra in tutta la sua bellezza, sebbene non in linea con gli standard di perfezione e di magrezza che il mondo della moda e quello dei social sembrano imporre. Il corpo della Incontrada è fisiologicamente cambiato dopo la sua gravidanza e questo le ha attirato le critiche e i giudizi del web; reazioni dalle quali la donna è rimasta profondamente scossa.
Le parole di Vanessa Incontrada
«Guardi, io non vedo un vero problema nello sguardo degli uomini», ha esordito Vanessa Incontrada nella sua intervista rilasciata a Vanity Fair. «Diciamo che la cosa che mi fa più pensare è la cattiveria di certe donne, piuttosto. Invece di essere complici e solidali, a volte ti giudicano in una maniera così spietata da farti riflettere. Personalmente devo dire che sono fortunata, perché ho un pubblico femminile che invece apprezza ogni centimetro della mia bellezza. E anche questo mi fa pensare», ha poi aggiunto. Fortunatamente, nel momento più delicato, ha potuto contare su uno speciale aiuto.
L’aiuto di Giorgio Panariello
A dare manforte a Vanessa Incontrada nel momento in cui, a causa dei cambiamenti del suo corpo, si è sentita più vulnerabile è stato Giorgio Panariello. «Nel camper che fungeva da camerino, mi portano i vestiti da provare. Li passo tutti in rassegna e non me ne entra nemmeno uno. Dico, neanche uno. Senza rendermene conto, senza riuscire a controllarmi, scoppio in un pianto così sonoro che mi sentono tutti», ha raccontato. «Non lo scorderò mai. Giorgio Panariello era protagonista con me su quel set. Arriva, mi abbraccia e mi sussurra parole così belle che ricorderò per sempre. L’abbraccio di Giorgio fu come quello di una madre, lo stesso abbraccio che mi viene voglia di dare a me stessa quando riguardo certe apparizioni del passato», ha poi aggiunto.