Stiamo vivendo un periodo che sui libri di storia finirà sotto l’etichetta di pandemia degli anni 2000. Quello che sta accadendo ha modificato, e continua a farlo ogni giorno di più, le nostre abitudini, i nostri rapporti, la nostra vita. Ciò che dobbiamo ricordarci è che la storia si ripete; non si tratta di un modo di dire, non è un cliché, la storia si ripete. Sempre. Molti ricorderanno la Spagnola, altri, invece, un evento che ha sconvolto Londra negli anni ’50: Il Grande Smog.
Il Grande Smog di Londra: polmoniti, mascherine e ospedali pieni
Dicevamo, la storia si ripete. Certo, le cause e le circostanze in cui si è verificata la tragedia di Londra erano diverse da quelle che hanno scatenato il coronavirus, ma le modalità e le sensazioni non sono state poi così lontane. Una fitta nebbia ha avvolto la capitale britannica per quattro giorni; non una normale nebbia, una grande nube di smog, tossica e velenosa. Dettata da un inquinamento insostenibile, la nebbia ha messo in ginocchio la città. Sono stati 12.000 i deceduti; ospedali stracolmi, medici in difficoltà. Morti causate dalla scarsissima visibilità e mascherine ovunque.
Ci sembra uno scenario familiare. Succede sempre che, per un motivo o per l’altro, l’uomo si trovi di fronte a eventi incredibili, lontani dalla normalità e ne esce sempre. Probabilmente servirà del tempo, ma anche il Covid sarà una pagina di storia, finirà in archivio e qualcos’altro prenderà il suo posto. La sintesi è che l’umanità può farcela, ma deve lottare e lotterà.