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Chicche di Velvet

Lui la mette incinta e sparisce: la vendetta in tutta la città, con dei cartelloni…

Accade a San Luis Potosí, in Messico. Una donna è rimasta incinta e ha adottato uno metodo singolare per ritrovare il presunto padre. Dopo che l’uomo ha tagliato qualsiasi via di comunicazione con lei, la futura mamma è corsa alle maniere forti. Ha infatti affittato un cartellone pubblicitario, sul quale ha fatto scrivere il nome dell’uomo e un messaggio alquanto singolare. Vediamo cosa ha scritto.

Non deve essere stata una bella sorpresa per questa donna messicana. Dopo aver fatto un test di gravidanza, scoprendo di essere incinta, il presunto padre è infatti scomparso dalla sua vita. L’uomo l’ha anche bloccata da qualsiasi piattaforma, impedendole di mettersi in contatto con lui. Ma la malcapitata ha avuto un trovata alquanto bizzarra. In cima ad un edificio, situato nell’incrocio tra Mariano Jiménez Street e Salvador Nava Avenue, a San Luis Polosi, ha fatto apporre un misterioso cartellone pubblicitario. Su di esso, una foto di un uomo con un cappello da cowboy, accompagnata dal suo nome e da un messaggio personalizzato. Ecco cosa c’era scritto

Affitta un cartellone pubblicitario per ritrovare l’uomo che l’ha messa incinta

La malcapitata ha capito di dover fare qualcosa per mettersi in contatto con l’uomo che l’aveva messa incinta. Dopo essere stata bloccata, ha deciso quindi di ricorrere a questo metodo estremo. Sul cartellone pubblicitario, la ragazza ha deciso di far scrivere parole che lasciavano poco spazio ai fraintendimenti: “Cercasi! Carlos Orozco, il test di gravidanza è risultato positivo, sono incinta. Mi ha bloccato su Facebook e non risponde alle chiamate. La tua amica (come mi presentavi)”.

Inutile dire che la foto del cartellone pubblicitario abbia fatto il giro del web, grazie alle innumerevoli ricondivisioni su Facebook e Twitter. Molti hanno trovato il gesto divertente, tuttavia c’è anche chi ha criticato la scelta di sbandierare una vicenda del genere. Maria Sanjuana Balderas Andrade, presidente della Commissione del commercio della pubblicità e degli eventi del consiglio di San Luis Potosí, è tra coloro che hanno avuto da ridire. Secondo la donna infatti, sarebbe “deplorevole” questo modo di utilizzare il cartellone pubblicitario. Per lei, il punto di maggior critica risiede nel fatto che l’unico scopo sia stato quello di mettere alla pubblica gogna l’uomo, soprattutto in base ad una supposizione.

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