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Chicche di Velvet

Perché dopo l’estate crolla il desiderio? Se lo fai poco dipende dalla luce

Il desiderio è direttamente collegato alla luce. È per questo che, in estate, uomini e donne mostrano molto più interesse nei confronti dell’altro sesso e abbondano gli incontri sotto le lenzuola. Di conseguenza, d’inverno, con meno luce e giornate più corte, la libido crolla.

A sorpresa, però, la stagione meno “hot” è l’autunno, quando si ritorna dalle vacanze e si riprende con la routine quotidiana. Medaglia d’argento invece alla primavera, conosciuta per essere la stagione del “risveglio” per antonomasia. A stilare il calendario del desiderio è stato Alessandro Littara, fondatore e responsabile del Centro di medicina sessuale di Milano.

“È esperienza comune, ma confermata anche dalle nostre osservazioni cliniche che nelle stagioni più calde, in particolare d’estate, il desiderio tende ad aumentare. Il motivo fisiologico è che le giornate sono più lunghe: ci sono più ore di luce e la luce aumenta la produzione di testosterone, l’ormone del desiderio”, spiega. Questo è vero soprattutto per i maschi ultracinquantenni: “dopo i 40, 45-50 anni, c’è un calo nella produzione, quindi la componente stagionale produce effetti più evidenti”.

Desiderio: l’estate batte l’autunno, ma perché?

A incidere sulla libido, ovviamente, è anche il fatto di essere meno vestiti. Di conseguenza, quindi, sarebbe facile credere che l’inverno è la stagione meno lussuriosa, ma in realtà non è così. “La nostra esperienza ci dice che, statisticamente, è l’autunno la stagione in cui gli istinti latitano. Considerando che in questo periodo le ore di luce non sono così diverse che in estate, il motivo è soprattutto psicologico: si esce dal periodo delle ferie e si torna al lavoro; improvvisamente c’è molto meno tempo a disposizione, bisogna programmare l’anno che comincia e c’è la malinconia da rientro”, spiega il sessuologo.

La primavera, invece, è “la stagione del risveglio”, conferma. “C’è l’aspetto biologico della maggiore produzione di testosterone, grazie alle giornata che iniziano ad allungarsi, e c’è quello psicologico legato alla fine dell’inverno vissuto come un periodo di buio e chiusura, al fatto di vedere i colori della natura, alla coltre di vestiti che si alleggerisce e alla prospettiva di andare verso l’estate”.

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