Può esserci davvero una connessione tra pipì e bugie? A quanto pare sì, e ad evidenziarla ci ha pensato la California State University. Secondo questo studio, infatti, trattenere la pipì aiuta a dire bugie. Ma com’è possibile?
Lo studio effettuato dalla California State University e poi riportato in un articolo dal Daily Mail, spiega l’incredibile nesso tra la capacità di mentire ed alcuni bisogni fisiologici. I ricercatori hanno infatti ipotizzato che trattenere la pipì aiuta a dire le bugie: ma da cosa dipende? Il legame è meno complesso di quanto potrebbe sembrare. Controllare la vescica richiede un significativo sforzo mentale. Si tratta infatti di dominare simultaneamente più stimoli… qualcosa di molto simile alla capacità di mentire.
Trattenere la pipì richiede molte risorse mentali. Autocontrollo, multi-tasking, concentrazione a lungo o breve termine, gestione degli impulsi fisiologici. Riuscire a farlo con fermezza è una una grande prova di forza. Iris Blandon-Gitlin, una delle autrici dello studio universitario, sostiene che questo atto alleni ottimamente il nostro cervello anche a dire le bugie. Mentire è un’attività mentale così complessa da sviluppare il livello inibitorio.
Quando il nostro cervello si impegna a trattenere la pipì attiva una serie di centri di controllo inibitori… Proprio come succede quando siamo concentrati sull’atto di mentire. Dunque, secondo lo studio pubblicato, “impegnarsi” a controllare la vescica ci aiuta a mentire con più facilità. Come a dire: tutte le nostre attività mentali sono impegnate simultaneamente sulla pipì piuttosto che sulla verità taciuta. Dunque, se volete o dovete mentire senza farvi beccare, provate a bere molta acqua e poi a trattenervi dall’andare in bagno: dire una bugia, in confronto, vi sembrerà una passeggiata.