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Chicche di Velvet

“Il buono, il brutto, il cattivo” 5 curiosità sul film: Eli Wallach è stato quasi avvelenato

“Il buono, il brutto, il cattivo” è il film capolavoro di Sergio Leone andato in onda la scorsa sera su Rai Movie. Risale al 1966 ed è uno dei film più celebri a livello mondiale del genere western. Sergio Leone ha dato vita al modello “spaghetti western”, una produzione italiana diventata un marchio di fabbrica internazionale nella storia del cinema. Il titolo del film “Il buono, il brutto, il cattivo” rappresenta nei tre protagonisti l’umanità e la ferocia. Il protagonista principale è Clint Eastwood che interpreta “L’uomo senza nome” e ad affiancarlo troviamo Lee Van Cleef ed Eli Wallach. Oggi vi portiamo dietro le quinte del film svelandovi 5 curiosità.

1. Il film ha avuto un budget altissimo

I film western di quel periodo solitamente avevano dei budget molto più bassi rispetto a “Il buono, il brutto, il cattivo.” La pellicola di Sergio Leone invece ha avuto a disposizione 1,6 milioni di dollari che è una cifra altissima e atipica per l’epoca.

2. Clint Eastwood era “troppo” alto

Tra Clint Eastwood ed Eli Wallach la differenza di statura era davvero notevole. I due si passavano 22 cm e includerli nella stessa inquadratura è risultato difficoltoso. Eastwood è alto ben 1,93 m.

3. Eli Wallach ha rischiato l’avvelenamento

Non è così raro che capitino degli incidenti sul set. Eli Wallach ha bevuto accidentalmente della soda con all’interno dell’acido. Per alleviare il dolore ha dovuto bere una discreta quantità di latte. L’acido serviva per i sacchi delle monete d’oro in modo tale da rendere più facile la scena in cui venivano strappati. Wallach ha girato la scena in condizioni non facili, con la bocca piena di piaghe.

4. Lo scheletro del cimitero Sad Hill è vero

Nella scena in cui Tuco (Eli Wallach) apre la bara del cimitero Sad Hill possiamo vedere uno scheletro. Forse non tutti lo sanno ma è vero. Si tratta dei resti di un’attrice spagnola che aveva il desiderio di continuare a recitare anche dopo la morte. Per quanto inquietante possa sembrare Sergio Leone l’ha accontentata e omaggiata includendola nel suo film.

5. Il poncho di Clint Eastwood non è mai stato lavato

Il poncho indossato da Clint Eastwood è diventato un simbolo iconico della trilogia dei film di Sergio Leone. Per tutte e tre le pellicole quel poncho non è mai stato lavato. Il motivo risiederebbe nel fatto che ormai è diventato così riconoscibile che lavarlo sarebbe sconsiderato.

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