Per l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) le condizioni in cui si trova l’Europa di fronte al riemergere con forza del coronavirus sono gravi. E da Londra arrivano dichiarazioni che sembrano confermare questo stato di cose. L’Inghilterra rischia infatti un nuovo lockdown nazionale. Una sorta di cordone sanitario interpretato dai vertici del potere politico come “l’ultima linea di difesa” da adottare se necessario. Così, in termini da tempo di guerra, si è espresso il ministro della Salute Matt Hancock. Il quale ha avvertito che il Regno Unito si trova in una “situazione molto grave”.
Il virus ha accelerato
Secondo i dati riportati dalla Johns Hopkins University di Baltimora (Usa) nel Regno Unito si contano a oggi oltre 344mila casi di coronavirus. La Gran Bretagna si colloca al 14° posto nella graduatoria mondiale. L’Italia, con 293mila casi, si trova al 20° posto. Il titolare della sanità è intervenuto a un programma della storica emittente Bbc, nel giorno in cui sono entrate in vigore alcune zone rosse locali nel nord dell’Inghilterra che già coinvolgono milioni di cittadini. Il ministro ha rilevato che nelle ultime settimane si è verificata una “accelerazione” nei nuovi casi di coronavirus.
“Le regole vanno seguite….”
“È fondamentale – ha dichiarato – che le persone seguano le regole“, così “possiamo evitare di dover prendere altre serie misure”. Allo stesso tempo, ha sottolineato, i lockdown nazionali possono “mantenere le persone al sicuro”. Insomma, il messaggio è chiaro: se i sudditi di sua Maestà non si daranno una regolata, il governo prenderà provvedimenti.
Il peso della Brexit senza accordo
In questo modo l’Inghilterra potrebbe essere il primo Paese europeo a ricadere, per così dire, in una qualche forma di lockdown duro esteso a tutta la nazione, come nel corso della passata primavera. Uno scenario drammatico, c’è da augurarsi che non accada. Anche perché è di questi giorni la notizia di nuove tensioni fra il premier Johnson e l’Unione europea sulla Brexit. Una realtà che potrebbe portare a un ulteriore indebolimento della posizione internazionale della Gran Bretagna, già minata dalla recrudescenza del Covid. La Brexit, infatti, è un deal che appare sostanzialmente irraggiungibile e che sta creando nuove tensioni fra l’Inghilterra e l’Irlanda.