Detto da loro

Valentina Ferragni furiosa: “Mi chiedono foto da struccata e poi…”

Valentina Ferragni al centro della bufera. La più giovane delle sorelle di Chiara Ferragni è, da tempo, vittima di bodyshaming sui social network, Instagram in particolare. È qui che i suoi detrattori non perdono occasione per denigrarla nei commenti alle sue foto, cercando di farla sentire a disagio con il suo fisico. La ragazza, stanca di essere bersagliata in questo modo ingiusto e crudele, ha deciso di prendere la situazione in mano e rispondere a tono. E le sue parole sono state talmente incisive che, nel giro di poche ore, il suo nome è finito in tendenza su Twitter.

Le parole di Valentina Ferragni

«Mi dispiace che la mia normalità sia considerata come anormale», ha esordito Valentina Ferragni, decisa a mettere un punto a questa situazione. «Fino a qualche tempo fa le ragazze vedevano le modelle, tutte molto magre, e cercavano di imitarle. Ma oggi non è più così: bisogna essere sé stessi. Non mi sento più sbagliata solo perché ho preso qualche chilo in più. Magari dimagrirò, vado in palestra, ma di fatto mi godo la vita. Se voglio mangiare un piatto di pasta, lo faccio. So che non posso piacere a tutti», ha poi aggiunto.

Un messaggio positivo

Parole coraggiose, quelle di Valentina Ferragni. La ragazza è riuscita a inviare un bel messaggio di sensibilizzazione al delicato tema dell’accettazione di sé. Sentimento che, soprattutto per le nuove generazioni, è fondamentale acquisire. «A volte capita che qualcuno mi fermi per strada quando sono struccata e mi chieda una foto. Poi la pubblicano sui social e scrivono: “Guardate quanto è brutta”. Allora mi chiedo: perché hanno voluto fotografarsi con me? Solo per insultarmi? Eppure davanti a me nessuno ha mai detto: “Vale, non mi piaci”. Magari non rappresento l’idea della perfezione. Ma preferisco essere imperfetta e accettarlo. Noi donne non riusciamo mai a volerci bene abbastanza. Ognuna di noi prova a diventare più bella, brava, intelligente, Ma quando ci si deve fermare? Quando si è davvero abbastanza?», ha infine concluso.

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