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Detto da loro

Ilaria D’Amico e Gigi Buffon, la verità sulla loro relazione: “Lui non era felice ed io…”

Si torna a parlare della chiacchieratissima relazione tra Ilaria D’Amico e Gigi Buffon. Quando si sono conosciuti erano entrambi sposati, lui con la modella Alena Seredova, lei con Rocco Attisani. Era il 2014 e i due vennero paparazzati mentre si scambiavano un bacio. Intervistata, Ilaria ha parlato di quel momento della sua vita, in cui venne travolta dalle critiche.

Ilaria D’Amico e Gigi Buffon, la verità sulla loro relazione: “Lui non era felice ed io…”

Ha mai sentito usare il termine rovinafamiglie per un uomo?“, esordisce così Ilaria D’Amico, intervistata da Il Fatto Quotidiano. Era il 2014 quando esplose il gossip sulla sua relazione extraconiugale con Gianluigi Buffon. I due, infatti, erano entrambi impegnati quando vennero paparazzati insieme. A distanza di anni, però, Ilaria ha raccontato la sua verità e farsi chiamare ‘rovinafamiglie’, proprio non ci sta:

C’è l’orrendo gusto di voler ritenere una donna sempre responsabile della fine di qualcosa. Quando io e Gigi ci siamo incontrati eravamo già persone mature e responsabili, reduci da rapporti fortemente compromessi e da periodi molto dolorosi“, ha dichiarato facendo riferimento al matrimonio del compagno con Alena Seredova.

Ilaria D’Amico: “Quando ti parte il cuore è bellissimo”

Ilaria ha quindi spiegato che quando lei e Gigi si sono conosciuti, entrambi provenivano da situazioni simili:

Io non ho trovato un uomo felice in un rapporto idilliaco che ha battuto la testa e improvvisamente si è innamorato di me, bensì un uomo con una crisi esplosa da tempo nella coppia, che ha trovato me nella stessa situazione”.

Nel 2016 Ilaria e Gigi sono diventati genitori di Leopoldo Mattia:

“Quando ti parte il cuore è bellissimo, ma al tempo stesso spaventoso – ha aggiunto la conduttrice -. Ci siamo fidati di noi, di quello che sentivamo. Ho seguito il cuore, non la ragione perché quella mi portava solo a cose negative. Dal lavoro all’immagine pubblica al giudizio di chi si mette lì con il dito puntato”.

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