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La Notte della Taranta: Nannini, Diodato e Mahmood cantano la tradizione

La 23esima edizione della Notte della Taranta firmata da Paolo Buonvino avrà come unica parola chiave, “incontri”. E in un periodo in cui ci è stato negato il diritto di stare insieme a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19; le parole del musicista e compositore italiano sembrano incarnare quel senso di speranza.

La Notte della Taranta formato Covid

Il Concertone di Melpignano si adatta alle limitazioni imposte dal virus. Ma il borgo autentico situato nel Salento non si arrende. Come non si arrendono gli organizzatori e coloro che renderanno unica La Notte della Taranta di questo 2020; un’anno che non dimenticheremo. Dunque, niente piazza colma di persone davanti all’ex convento degli Agostiniani. L’evento del 22 Agosto durerà 90 minuti, a porte chiuse e sarà registrato per essere trasmesso il 28 Agosto alle 22:50 su Rai 2.

Il Concertone 2020 sarà un omaggio poetico a questa tradizione. Un omaggio dell’incontro che sarà anche sul piano della musica: ci sarà l’Orchestra Notte della Taranta, l’Orchestra Roma Sinfonietta (l’orchestra del cinema italiano e di Ennio Morricone), e ci sarà anche la musica elettronica. Abbiamo stravolto quello che è normalmente il Concertone della Taranta. La tradizione ha una forza poetica oltre che dinamica, che già conosciamo. Il palco avrà come scenografia il convento e i suoi archi, un palco fatto di legno a significare la semplicità e il lavoro di questa zona. E con le luci straordinarie si riscoprirà anche questo monastero, un luogo che ha un’energia straordinaria ed è esso stesso poesia.”

Dice il maestro concertatore Buonvino, aggiungendo che questa edizione rappresenterà una sorta di viaggio all’assenza, all’origine della musica capace di curare e guarire. La danza, liberatoria diventerà un antidoto contro il malessere.

 “Una musica capace di abbattere i muri ed è questa la vera forza della tradizione popolare salentina: elimina le sovrastrutture, smussa le rigidità, rompe quelle barriere che separano.”

Ospiti e canti nella Notte della Taranta

‘Fimmene Fimmene’, ‘Beddra ci dormi’ e ‘Sabry 2aleel’ canto d’amore in arabo portato alla ribalta da Shereen, sono i tre brani che gli artisti ospiti della Notte della Taranta interpreteranno al Concertone di Melpignano.

Gianna Nannini torna dopo ben 16 anni con un canto di protesta per dar voce alle donne “le tabacchine”, sfruttate fino agli anni ’70 per il duro lavoro nei campi durante la raccolta del tabacco. Un tema di grande attualità. Ecco perché la scelta dell’artista nel riproporre il brano ‘Fimmene Fimmene’, che già nel 2004 aveva conquistato il pubblico con la sua inconfondibile grinta.

Canto d’amore invece per Diodato. Con ‘Beddra ci dormi’ il cantautore racconta i sospiri di chi ama creando dunque quel profondo pathos che dà origine ad un ponte di bellezza tra il Salento e la città di Taranto.

Nei ricordi di Mahmood, riaffiora invece il canto di suo padre intonati durante i viaggi in automobile. Un’ immagine che racconta il bambino che non ha dimenticato quella dolcezza. Con ‘Sabry 2aleel’ il cantante sardo di origine egiziane regalerà al pubblico un viaggio tra le sonorità del Mediterraneo senza confini.

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