Katie Stubblefield ha tentato di suicidarsi sparandosi in viso: come sta la ragazza dopo essersi sottoposta ad un intervento di 31 ore e aver capito quant’è preziosa la vita.
Katie Stubblefield è una ragazza americana che ha vissuto un momento particolarmente difficile all’età di 18 anni: soffriva di problemi gastrointestinali cronici, era stata lasciata dal fidanzato e come se non bastasse sua madre aveva appena perso il lavoro. Così, il 25 marzo 2014 aveva deciso di farla finita una volta per tutte e si era sparata un colpo di pistola in pieno viso. A trovarla fu il fratello: Katie era in un lago di sangue me era ancora viva. La corsa presso l’ospedale di Mississippi riuscì a salvarla, sebbene con alcune inevitabili conseguenze. Il viso di Katie non c’era più, così la giovane non poteva né deglutire né respirare né tanto meno masticare.
Il proiettile infatti aveva fatto il suo lavoro distruggendo naso, fronte e mascella ma anche procurando alla giovane delle lesioni a occhi e cervello. Un altro ospedale, quello di Oxford, ha cominaciato così a ipotizzare il trapianto di faccia. La lista d’attesa per l’intervento era lunghissima ma poi, un giorno, la svolta. Dopo 21 interventi ricostruttivi già subìti, Katie è restata in sala operatoria per 31 ore per un trapianto di faccia da donatore. Oggi la ragazza sta bene nonostante sappia che dovrà assumere farmaci immunodepressivi per tutta la vita per allontanare il rischio di un rigetto.
Il suo aspetto purtroppo non tornerà mai quello di prima, senza contare che sarà difficile parlare a causa degli irrimediabili danni riportati alla bocca. La lezione è stata certamente imparata, visto che Katie ha cominciato a capire quanto sia preziosa la vita. “Ora sono in grado di toccare ancora il mio volto e mi sembra qualcosa di incredibile”, ha commentato la giovane alla vigilia della sua seconda vita. Ora lei stessa vuole sfruttare tutte le occasioni possibili per sensibilizzare gli adolescenti sullo spinoso tema del suicidio.