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Chicche di Velvet

Brexit, nonnino ha 101 anni e vive a Londra da 54 anni: italiano deve chiedere il consenso dei genitori per la residenza

La Brexit è ufficialmente entrata in vigore il 1 febbraio 2020. L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha comportato ulteriori problemi da risolvere. Tra questi, l’istituzione del Settled status, che sostituisce il precedente permanent residence. Senza entrare troppo nei tecnicismi, i cittadini europei residenti in Gran Bretagna devono richiederlo per poter continuare ad avere determinati diritti.

Ma non è così semplice: ne sa qualcosa Giovanni Palmiero. L’uomo infatti, originario di Decorata in provincia di Benevento, ha avuto un’amara sorpresa. Per richiedere il suddetto certificato ha dovuto connettersi attraverso un’app. Tuttavia, l’ex cuoco, di 101 anni, non ha potuto ultimare la richiesta, per via di un bug. Ma non è tutto. Sebbene sia residente dal 1966 a Londra, l’applicazione ha richiesto la conferma dei suoi genitori. Vediamo cosa è andato storto

Brexit, 101 anni risiede a Londra da 54 anni: per la residenza deve chiedere il consenso dei genitori…

Per via della Brexit, il 101enne Giovanni Palmiero ha dovuto richiedere questo nuovo certificato. Tuttavia, l’uomo si è ritrovato dinanzi ad una bizzarra richiesta: non poteva richiedere il settled status senza il consenso dei genitori. Recatosi in un centro di consulenza, ha esposto la questione. Subito era chiaro che nell’app, ideata dall’Home Office c’era un problema di fondo. Un volontario ha infatti scannerizzato il passaporto del signor Palmiero risalendo al motivo dell’equivoco…

Il software ha interpretato male l’anno di nascita dell’uomo. Questo è dovuto al fatto che l’applicazione sia stata pensata per elaborare solo le ultime due cifre dell’anno di nascita. Ciò vuol dire che l’ultracentenario Giovanni, a causa di quest’errore, è risultato un bambino di circa un anno. Un sbaglio minimo di appena un secolo. Il volontario che ha aiutato il malcapitato ha riferito che il signor Palmiero ha ricevuto le scuse dal Ministero degli Interni. Tuttavia, nonostante ciò, l’ex cuoco non ha ancora ricevuto il riconoscimento del settled status.

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