
Per qualcuno può risultare una storia inquietante, per altri disgustosa; per il protagonista della vicenda invece si tratta di una cosa assolutamente normale. Avere parere contrastanti sugli stili di vita e sui coinquilini è praticamente all’ordine del giorno; eppure la convivenza di questo uomo peruviano con più di 100 “insoliti coinquilini” potrebbe risultare quantomeno bizzarra. Tuttavia Miguel Angel Silva non ci vede nulla di strano e tratta i suoi “particolari amici” come dei figli.
A raccontare la sua convivenza insolita è lo stesso protagonista della vicenda che spiega nel dettaglio da dove è nato questo “grande amore”. E benché molti continuano a definirla una storia inquietante, Miguel Angel si comporta come se fosse del tutto naturale.
Una storia inquietante o pura e libera convivenza?
Inizialmente era soltanto uno, salvato da una morta certa; poi sono diventati dieci, venti, quaranta, ottanta, fino a superare i cento. L’uomo peruviano da anni divide il appartamento con decine e decine di ratti. Ecco perché spesso qualcuno la definisce una storia inquietante. Un topo in casa spesso viene scacciato e allontanato, sembra assurdo che Miguel Angel Silva abbia deciso di adottarne addirittura cento. Ma la convivenza è assolutamente pacifica, l’uomo ammette di prendersi cura dei roditori come se fossero dei figli: li lava, li porta in giro, li fa mangiare e li lascia liberi di scorrazzare nella sua piccola e povera abitazione.
“L’uomo deve tornare alla natura come loro (i ratti) ci insegnano. Benché vivano in ambienti sporchi non mangiano immondizia ed è degenerato perché gli uomini lo hanno trasformato in qualcosa di antisociale”.
Con queste parole l’uomo spiega il suo rapporto simbiotico con questi roditori. Miguel è stato soprannominato anche il pifferaio magico, poiché (anche se per molti può essere una storia inquietante) i ratti seguono Silva ovunque lui vada e lo ascoltano come incantati o meglio ammaestrati dal loro “padre umano”.