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Detto da loro

Bobby Solo racconta il playback a Sanremo: “Avevo la febbre, ecco come andò…”

C’è spazio anche per Bobby Solo, nel palinsesto in fase di evoluzione di C’è Tempo Per. Lo spin-off tratto da Unomattina ha riportato Anna Falchi in televisione al fianco di Beppe Convertini, e i due stanno in questi giorni dando il massimo per tenere in piedi la sempre complicata fascia estiva mattutina di Rai Uno; protagonista del recente episodio è stato lo storico musicista, per un lungo periodo “Elvis italiano”, e il suo racconto di questi ultimi complicatissimi mesi.

Dal lockdown alla ripresa delle attività, Bobby Solo si è raccontato nelle prime interviste dopo la quarantena

Ospite della coppia di presentatori, Bobby Solo ha raccontato senza peli sulla lingua le difficoltà incontrate nell’affrontare il lockdown e la pandemia. “Da quando è arrivato il Covid vado a letto alle quattro di notte“, racconta oggi. “Suono la chitarra e dormo sei ore scarse. Ho avuta paura della quarantena, e ho paura tutt’ora, ma me la tengo per me. Se ascolto le notizie sembra che prima vada meglio e poi ancora peggio“. Problemi che il musicista sa tenere lontani dalla propria sfera professionale: “Io sono un pessimista“, rivela. “Se mi promettono venti serate e poi potrò farne soltanto cinque, penso meno male”.

Tra le tante cose, Bobby Solo fu famoso per un lungo periodo per aver sdoganato il primo playback della storia di Sanremo. Era il 1964, e il giovanissimo cantante vinse con Una Lacrima Sul Viso. Non senza polemiche, oggi forse superate. “Avevo la febbre“, rivela oggi il cantante, in una intervista rilasciata a Teatroemusicanews. “In realtà successe questo, vidi davanti a me Paul Anka, Frankie Avalon e Gene Pitney, ed essendo un bambino insicuro di fronte a questi mostri sacri sentti un senso di umiltà. Pensai di non essere nessuno, e quando provai a cantare non mi uscì il fiato. Così il direttore artistico di Vincenzo Micocci ebbe la genialità di farmi esordire in playback“. Decisione contestata, ma a cui la storia diede ragione.

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