Jannah Theme License is not validated, Go to the theme options page to validate the license, You need a single license for each domain name.
Cose da Vip

Winona Ryder testimone al processo tra Johnny Depp e il Sun

L’attrice Winona Ryder, ex fidanzata di Johnny Depp, è apparsa, anche se solo in videolink da Los Angeles, davanti all’Alta Corte inglese che dovrà stabilire se il “The Sun” ha diffamato l’attore chiamandolo “Picchiatore di mogli” o meno ed eventualmente stabilire un congruo risarcimento. Per l’ex agente immobiliare di Johnny, Ben King, i due litigavano sempre come scolaretti e stanno continuando a farlo. Per Winona, Johnny è stato e sempre sarà un gentiluomo.

“Johnny beveva intere casse di vino”. “Amber ha detto che le ho fracassato il telefono ma non è vero”. Quando Johnny Depp e Amber Heard litigano sembrano due scolaretti. Lo ha dichiarato Ben King, che è stato più volte agente immobiliare di Johnny Depp, colui che si è occupato di trovargli una congrua sistemazione quando doveva soggiornare per lunghi periodi all’estero, e che ha conosciuto bene sia lui che l’ex moglie. Era anche in Australia quando i due hanno fatto il diavolo a quattro.

Ben King è stato chiamato a testimoniare al processo londinese di Johnny Depp contro il Sun e ai giudici ha raccontato particolari incredibili del menage dei due attori hollywoodiani. Innanzitutto ha mostrato a tutta la corte le foto della casa australiana dove hanno soggiornato nel marzo 2015: una carneficina, con lampade, piatti, tavoli spaccati, tende strappate, vetri rotti. televisore a pezzi, vino versato ovunque.

Poi ha detto che mentre stava cercando di ripulire tutto quel caos, raccogliendo da terra ogni frammento appartenente agli arredi distrutti, si è imbattuto nella falange di Johnny mozzata da un colpo sferrato da Amber con il vetro di una bottiglia di vodka. In quell’occasione Amber riferì che era stato Johnny a tagliarselo con il vetro del telefono dell’attrice, scagliato contro una parete.

Ma Ben King ha contestato questa tesi, mostrando anche una foto del giorno successivo in cui quello stesso telefono è perfettamente integro. “Inoltre non ho visto nessun telefono rotto in quell’appartamento. Era rotto tutto quanto, ma i resti di un telefono tirato al muro non c’erano”.

“I due litigavano davvero per ogni sciocchezza Signor Giudice”, ha proseguito l’ex manager di Depp. “Sembravano due scolaretti che non possono fare a meno di discutere. Però la più aggressiva, quella che generalmente cominciava per prima e che alzava sempre i toni era Amber, mentre Johnny era quantomeno più educato. Amber era capace di iniziare a litigare perché, inavvertitamente, lui le aveva lasciato la mano mentre camminavano per strada”.

Un’altra indiscrezione confidata da King ha fatto sorridere tutto il tribunale: “Amber ha detto che Johnny Depp avrebbe cercato di scrivere il suo nome con la pipì sul pavimento della villa australiana. Ma Johnny aveva una falange del dito mozzata, come avrebbe fatto? E poi per terra non c’erano segni di urina, ho constatato personalmente con la domestica”.

Se la testimonianza di Ben King ha rivelato parecchie cose sul tipo di rapporto esistente tra Johnny Depp e Amber Hard, quanto mai attesa è stata la comparizione in qualità di testimone in Videolink della sua ex fidanzata storica, l’amatissima Winona Ryder. L’attrice di “Edward mani di forbice” ha dichiarato che mai una volta, con lei, Johnny Depp ha avuto atteggiamenti poco consoni a un fidanzato innamorato. Non ha mai alzato le mani, non ha mai alzato i toni nelle discussioni. Ci sono stati litigi, come in tutte le coppie del mondo, ma sono stati confronti verbali civili. Dalle sue parole è uscito un ritratto di Johnny per nulla violento o propenso alla lite.

Dopo le rivelazioni di Ben King, e di altri personaggi chiave come la domestica che si occupava della loro casa di Los Angeles e altri collaboratori  della coppia, oltre che di Winona Ryder, prende sempre più corpo l’ipotesi che le accuse di Amber Heard siano solo la montatura di una donna che, avida di soldi, sta cercando di trarre da questa triste vicenda quanto più può.

Photo credits: Facebook, High Court of London

 

 

Pulsante per tornare all'inizio