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Detto da loroPrimo Piano

Pippo Baudo contro la televisione italiana: “Inguardabile”

E’ un Pippo Baudo che non le manda a dire quello che ha espresso tutto il proprio amaro disappunto per la gestione della televisione pubblica in questi difficili tre mesi. Trovatisi ad amministrare un pubblico assetato di immagini nel pieno di una pandemia in grado di chiudere la maggior parte degli studi e dei programmi, i palinsesti italiani hanno reagito ricorrendo a repliche, speciali, dando fondo agli archivi personali. Una strategia che non ha certo convinto il veterano, scagliatosi nel corso di un’intervista al Corriere della Sera contro la programmazione di questi mesi.

“Lo spettatore paga il canone tutto l’anno, non sono ammissibili questi cali di qualità”: Pippo Baudo bacchetta la Rai per la gestione dei palinsesti nel perido estivo

In particolare, è l’approccio riservato dalla Rai ai palinsesti del periodo Covid a sorprendere in negativo Pippo Baudo. Proprio il conduttore ne è stato protagonista involontario, con ben due repliche a lui dedicate; una scelta che pur lusingandolo, non lo ha certo trovato d’accordo. “Sono stati molto gentili a replicare per ben due volte la mia festa di compleanno“, ha spiegato con un velo di ironia. “Ma in questi giorni la televisione è inguardabile. Tutto già visto, solo repliche“. Ma non è solo il virus la causa del problema secondo il conduttore.

La tv estiva è sempre stata gestita così“, spiega dunque Pippo Baudo. “E io l’ho sempre rimproverato alla Rai. Posso capire che le tv commerciali abbassino la qualità a partire da maggio, la tv pubblica non può farlo. Il telespettatore sta pagando il canone per tutto l’anno, non per nove mesi”. Una frecciata che eccede dal dramma di questi mesi, e rivolge un invito pressante a rivedere le logiche amministrative Rai nella loro interezza.

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