E’ trascorso molto, moltissimo tempo, da quando Natalia Estrada e Giorgio Mastrota formavano una delle coppie più seguite della televisione italiana. La notizia della fine della loro storia arrivò nel 1998 lasciando i fan con l’amaro in bocca.
“È stato il più grande amore, che rimarrà per sempre” ha ricordato anni dopo Mastrota: “Abbiamo un po’ bruciato le tappe. Ci siamo conosciuti mentre presentavo Bellezze al Bagno. Lei presentava l’edizione spagnola. Ci siamo innamorati, ci siamo amati, abbiamo lavorato insieme, abbiamo creato questa meraviglia (la figlia Natalia Jr, ndr) e ci siamo lasciati. Ma è stato tutto bellissimo, lo rifarei”.
Una scomoda verità
Natalia Jr, la figlia nata dal loro amore, aveva appena tre anni quando i genitori sono stati travolti dalla bufera mediatica legata alla loro rottura.
“Sai, quando ci siamo separati io ero la parte del cornuto e l’hanno detto al Tg5″ricorda Mastrota di fronte a Cattelan. “Io lo sapevo già però improvvisamente 5 milioni di persone lo sapevano insieme a me. È stato catartico. All’epoca andavo dal macellaio e tutti ‘e dai su’… dopo un mese me ne sono fatto una ragione”.
I tradimenti: “Ha fatto bene a tradirmi”
A oltre vent’anni dalla loro separazione, Mastrota è riuscito a fare un’analisi onesta e consapevole dei motivi della rottura, fino a prendere le parti della sua ex compagna… E soprattutto a prendersi la sua dose di responsabilità: il conduttore aveva infatti confessato di aver tradito anche lui Natalia, verso la fine del matrimonio.
“Se mia moglie mi ha tradito, ha fatto bene e non va certo giudicata severamente. Da diversi mesi, infatti, nel nostro matrimonio la passione si era spenta, al punto che non avevamo più rapporti sessuali. Ma non mi sento colpevole: il calo di desiderio si può verificare anche se si ha accanto una donna bellissima ed è un problema che distrugge molti rapporti di coppia, magari iniziati come il nostro, all’insegna del grande amore. […] Natalia non è la cattiva, è piuttosto una moglie delusa che, con una reazione umanissima, è andata a cercare altrove ciò che non trovava più tra le pareti domestiche. Confesso di averlo fatto anch’io nei mesi della crisi che poi ci ha portato alla rottura. Ho usato soltanto quel minimo di cautela, perché le mie scappatelle restassero segrete, a differenza di mia moglie. Il periodo più intenso della nostra unione fu quello in cui mia moglie era in attesa della bimba: entrambi temporaneamente disoccupati, trascorremmo giorno stupendi, dedicandoci l’uno all’altra, in tutti i sensi […] Poi la passione, vivissima nei primi tempi del matrimonio, si è spenta gradualmente.”