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Detto da loro

Albano in crisi economica? “Con la sola pensione non ce la faccio…”

Anche i famosi piangono, verrebbe da dire. E non senza ragione. Albano Carrisi, uno dei volti più noti e amati del panorama musicale e dello spettacolo italiano, ha raccontato le gravi ripercussioni economiche che la pandemia da Coronavirus ha portato con sé. Una crisi economica che non ha risparmiato nessuno, neanche lui. Il cantante, infatti, si è visto costretto a chiudere il suo hotel e il suo ristorante a Cellino San Marco a causa delle dure (ma necessarie) limitazioni imposte dalla fase uno della quarantena. E, in una lunga intervista rilasciata a Diva e Donna, ha raccontato quanto questo abbia influito sulle sue finanze.

Le parole di Albano Carrisi

Albano, infatti, ha spiegato che i proventi che guadagna dalla sua pensione non sono sufficienti, da soli, a garantirgli una vita agiata e che per questo motivo ha bisogno che le sue ulteriori attività riprendano a pieno ritmo. «Se le cose continuassero malauguratamente ad andare male e un giorno dovessi vivere di sola pensione non me la passerei tanto bene. Il mio assegno ammonta a 1470 euro al mese, fino a qualche mese fa erano soltanto 1370. Non capisco come sia possibile visto che nella mia vita ho sempre versato i contributi, fin da quando ero contadino qui in Puglia e poi metalmeccanico a Milano», ha raccontato.

La riapertura dell’azienda

Nonostante queste perdite economiche, Albano avrebbe preferito che le sue aziende restassero chiuse ancora un po’ di tempo, per garantire a tutti la sicurezza necessaria. «Ero e resto contrario, le norme per riaprire non mi sembrano garanti di una buona accoglienza ma i miei dipendenti hanno insistito, si sono organizzati in una cooperativa e li gestiranno loro, a me andrà solo una percentuale», ha spiegato. «Grazie al cielo e al direttore commerciale che da tempo ha puntato sulla grande distribuzione, si sta vendendo molto bene: gli ordini di hotel, ristoranti ed enoteche sono fermi, ma nei supermercati va alla grande», ha poi aggiunto.

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