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Chicche di Velvet

Avete mai visto il fratello di Francesco Totti? “A 12 anni si allenava a fare autografi” [FOTO]

Da sempre al centro del gossip, di Francesco Totti si sa praticamente tutto. I suoi fan sfegatati sapranno certamente che Francesco ha un fratello Riccardo, che è stato suo testimone di nozze e procuratore.

Chi è Riccardo, il fratello di Francesco Totti [FOTO]

Si chiama Riccardo e di cognome fa Totti, imprenditore e fratello del ‘Pupone’. Da sempre legatissimi, Riccardo è stato a lungo procuratore di Francesco, che gli ha fatto da testimone al matrimonio con la sua storica fidanzata Alessia. Riccardo Totti è un imprenditore e presidente della scuola di calcio “Totti Soccer School”, nata nel 2003 e ancora attiva.

 

Intervistato, Riccardo ha parlato del suo rapporto con Francesco, spiegando che sono cresciuti insieme e che hanno da sempre condiviso praticamente tutto. Inoltre, ha voluto condividere ricordi legati all’infanzia e agli inizi carriera di suoi fratello:

Lui era una personalità forte racconta, a dodici anni già si allenava a fare autografi, già conosceva perfettamente il suo destino. Ricorda perfettamente quando il fratello minore venne preso dalla Lodigiani, senza nemmeno la necessità di fare il provino: Lo videro palleggiare durante l’intervallo e dissero di volerlo subito”.

Poi prosegue: “Era un ragazzino molto bravo a toccare la palla, a far gol, ma che diventasse Totti come dice lei, sinceramente non me lo sarei mai aspettato“, Francesco, invece, era convinto che sarebbe diventato un calciatore di fama internazionale: “Vi dico solo che la sera, prima di dormire, prendeva il suo quaderno e cominciava a fare autografi: Francesco Totti, Francesco Totti… Pagine e pagine di firme. Avrà avuto dodici, tredici anni. Fate voi…”.

Francesco Totti: “Per me il calcio è la vita”

Dopo 25 anni nella Roma, il 28 maggio 2017 Francesco Totti ha definitivamente abbandonato la carriera di calciatore e al Corriere della Sera, ha raccontato le sue prime impressioni dopo l’addio:

Ero abituato a fare sempre le stesse cose: sveglia presto, colazione, allenamento. Come una macchina. Adesso devo programmare la giornata. L’impatto non è stato semplice. Avevo voglia di dare un taglio, liberare la testa, godermi i miei figli. Me lo hanno concesso e li ringrazio, così ho potuto cominciare con il piede giusto il nuovo percorso. Sono rimasto nel calcio, che per me è la vita. È tutto“.

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