Rita Dalla Chiesa distrutta: “Nessuno capisce le devastazioni che…”
A 28 anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, anche Rita dalla Chiesa ha voluto ricordare questo tragico evento che ha segnato il nostro Paese.
Rita Dalla Chiesa distrutta: “Nessuno capisce le devastazioni che…”
In ricordo di Giovanni Falcone, sua moglie ed i tre agenti che il 23 maggio del 1992 persero la vita in un attentato di stampo mafioso, Rita Dalla Chiesa ha voluto condividere sui social un ricordo di quando conobbe il giudice dopo la morte del padre, il Generale Carlo Alberto Della Chiesa, anche lui ucciso a Palermo.
La conduttrice ha raccontato di quando, dopo la morte del padre, ha conosciuto il giudice Falcone durante le indagini ed intervistata dal Corriere della Sera, aveva dichiarato:
“Ho la certezza che lui, anche quando si trasferì a Roma, ha continuato fino alla fine la sua ricerca della verità. Qualche giorno dopo l’attentato in cui morì papà, mi ricevette a Palermo, nel suo studio, per verificare alcuni dettagli dei diari del generale”.
Poi ha aggiunto:
“Mi chiese se volevo un caffè, entrò un appuntato con un vassoio: sopra c’erano dieci tazzine, ma in quella stanza eravamo solo io e il giudice! Guardai Falcone con aria interrogativa e lui scosse la testa: ‘Non si sa mai’, disse scegliendo una tazzina a caso. Chissà quante volte ne ha preso una sperando che dentro ci fosse il caffè e nient’altro“.
Da sempre impegnata nella lotta contro la mafia, Rita ha confessato su Instagram, che, a distanza di anni, il dolore in lei è ancora fortissimo:
“Ci sono notti in cui non si riesce a dormire. Perché, mentre molti non ricordano, o cercano di nascondere verità evidenti, tu invece ricordi tutto. E nessuno, tranne chi ha vissuto quei giorni sulla propria pelle, riesce a capire le devastazioni che ti porti dentro. #capaci 23 maggio 1992″.