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Detto da loro

Mihajlovic, parla la figlia: “Ho perso il controllo, mi sono lasciata andare”

Viktorija Mihajlovic, figlia di Sinisa Mihajlovic, è stata ospite di Caterina Balivo nel corso di una delle ultime puntate di Vieni da me. È stata l’occasione, per la ragazza, di presentare Sinisa, mio padre, libro scritto dalla primogenita del mister serbo per raccontare i retroscena della battaglia contro la leucemia. «Il 12 luglio scorso papà chiama mamma e le dice che quando tornavano a casa dopo la cena doveva chiamarlo. Le ha raccontato delle analisi, della leucemia. Mia mamma l’ha raccontato prima a mia sorella più piccola, il problema era dirlo a me, ho sempre avuto paura che i miei genitori si ammalassero. Quando l’ho saputo ho perso il controllo… Non sapevo cosa fosse la leucemia, non ero informata. Poi mi ha chiamato papà e con calma mi ha fatto capire. Ho parlato con lui e paradossalmente è lui che ha tranquillizzato me», ha raccontato la ragazza.

Le parole di Viktorija

Viktorija Mihajlovic, figlia di Sinisa Mihajlovic, ha raccontato quanto quel momento abbia per lei rappresentato una sofferenza, com’è normale che sia. Una situazione di assoluta difficoltà, dalla quale però la ragazza è riuscita, assieme alla sua famiglia, a trovare nell’unione la forza per andare avanti. «Adesso siamo ancora più uniti di prima. Quando mi hanno detto della diagnosi avrei voluto essere figlia unica perché non soffrissero i miei fratelli, uno ha solo 13 anni, un altro 17. Adesso posso dire che loro sono stati la mia più grande forza, un fratello ti capisce come nessun altro. È stato uno shock per tutti», ha raccontato.

La metamorfosi di Sinisa Mihajlovic

Momento magico indimenticabile per Viktorija Mihajlovic, figlia di Sinisa Mihajlovic, è stato quando il padre è tornato dopo il primo ciclo di cure. «Dopo 41 giorni, un momento che non dimenticherò mai. L’ho visto arrivare con un’andatura incerta, dimagrito di 12 kg, senza capelli e con la mascherina. Non volevo che mi vedesse stare così male e all’inizio non parlavo, sapevo che avrei pianto. Mi sono lasciata andare soltanto quando papà è tornato in camera».

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