Anche i ricchi piangono, a causa della pandemia scatenata dal Coronavirus. Lo sa bene la Regina Elisabetta, che – da quando il Covid-19 ha iniziato a diffondersi in Europa tutta, Regno Unito compreso – ha subito ingenti perdite. I mancati guadagni provenienti dal turismo ammontano, in linea approssimativa, a circa 20 milioni di sterline. Una cifra importante che fa tremare Buckingham Palace e, in particolar modo, lo staff di Sua Maestà. I circa 500 dipendenti che lavorano per Queen Elizabeth rischiano, infatti, di vedersi tagliato lo stipendio. Nella migliore delle ipotesi.
L’email ai dipendenti della Regina Elisabetta
A mettere in allerta i dipendenti della Regina Elisabetta ci ha pensato una email diffusa da Buckingham Palace, e più nello specifico dal Lord Ciambellano per avvisare tutti di quanto sta accadendo nelle casse del regno. «La crisi ci ha messo a dura prova, sinora siamo stati resilienti e ci siamo adattati, ma ciò ha avuto un profondo impatto sulle finanze della casa reale. Non sappiamo che cosa succederà, quindi dobbiamo prepararci a resistere per molti altri mesi», si legge nel testo. Una notizia inaspettata, che rischia di mettere in ginocchio numerosi dipendenti britannici. E, assieme a loro, le corrispettive famiglie. A molti di loro, infatti, potrebbero essere tagliati gli stipendi e, a quanto pare, i più sfortunati rischierebbero addirittura il licenziamento.
Le perdite economiche
Nonostante le ingenti perdite economiche – attestabili attorno ai 20 milioni di sterline – la Regina Elisabetta non è tuttavia in bancarotta. Sua Maestà, infatti, ha un patrimonio di circa 350 milioni di sterline che resta inamovibile nonostante il Coronavirus e la crisi che ha portato con sé. Una cifra considerevole, che senza dubbio può garantire una esistenza felice a lei e a tutti i membri della sua famiglia. Le perdite, però, rischiano di aumentare considerevolmente. La regina ha cancellato tutti gli appuntamenti fissati e, ad oggi, il suo primo appuntamento in agenda è previsto per il 2022. Che questo sia solo il primo passo verso una vera crisi economica da Buckingham Palace?