Si tira una pellicina dal dito: finisce malissimo, rischia di morire e…
Una banale “pellicina” può davvero portare a danni quasi irreversibili? La risposta, putroppo, è sì. La storia di questo ragazzo vi farà davvero rabbrividire; ogni volta che vi viene voglia di tirare via una pellicina ci penserete su due volte…
Ognuno ha i propri vizi: c’è chi si mangia le unghie e chi si tira le pellicine intorno alle dita, per esempio. Spesso si finisce col sottovalutare le conseguenze di questi semplici gesti eppure quanto accaduto ad un ragazzo di 28 anni dimostra che sarebbe meglio lasciar perdere ed evitare di stuzzicarsi in quel modo. Ovviamente il fatto rappresenta una rarità ma lo spavento è sufficiente a far scattare un allarme e ad invitare a prestare la massima attenzione all’argomento senza prenderlo sotto gamba.
Si tira una pellicina e va in sepsi
Il protagonista della vicenda si chiama Luke Hanoman e vive a Birkdale, Southport (Gran Bretagna). Il ragazzo ha raccontato ai media esteri che aveva sempre avuto l’abitudine di mangiare unghie e strappare pellicine, come una sorta di tic nervoso. L’ultima volta che lo ha fatto, però, la piccola ferita che ha provocato al dito ha causato un danno inatteso. In un primo momento la zona era rimasta un po’ arrossata ma ciò non lo ha di certo sorpreso: non si trattava della prima volta. Di solito tutto passava nel giro di qualche giorno ma quella volta l’iter si è rivelato ben diverso. Con il passare del tempo, la zona restava arrossata e si era gonfiata in modo anomalo. Non solo: aveva cominciato ad avvertire una sorta di pulsazione all’interno del dito. Poi, piano piano, la situazione è a dir poco degenerata.
Luke ha cominciato a sentirsi stanco e spossato. Poteva trattarsi di una sindrome influenzale, ma poi la febbre aveva cominciato a salire sempre di più accompagnata da sudori freddi, tremori e poi improvvisi calori. Infine, il sintomo più preoccupante: strani puntini stavano comparendo in alcune aree del suo corpo. Dopo 5 minuti il ragazzo si è deciso ad andare dal medico, il quale non ebbe dubbi: si trattava di una sepsi generalizzata. “Ero vicino allo shock settico. Mi hanno detto che ero fortunato ad essere vivo”, ha raccontato Luke, il quale fu subito messo in una barella con una flebo nel braccio. I medici dell’ospedale gli hanno somministrato una cura antibiotica mirata che per fortuna ha prontamente risolto il problema: il ragazzo è tornato a casa ma il rischio è stato enorme: meglio restare in guardia e lasciare in pace sia le proprie unghie che le proprie dita.