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Cosa succede quando una mosca si posa sul nostro cibo: ulcere e danni allo stomaco

Vi siete mai chiesti cosa succede davvero quando una mosca si poggia sul cibo che stiamo mangiando? Di certo vederle camminare sugli alimenti che ci porteremo alla bocca non piace a nessuno. Ma ecco perché, oltre che essere disgustoso, mangiare il cibo su cui si è posata una mosca può essere perfino pericoloso.

Una mosca si è posata sul vostro spuntino? Meglio metterlo da parte e mangiare qualcos’altro. Capita spesso, soprattutto in estate e specialmente quando mangiamo all’aperto. Spesso i migliori pranzi sono disturbati da qualche mosca ostinata che continua a ronzarci attorno poggiandosi sul nostro cibo. Nella maggior parte dei casi ci limitiamo a scacciarle infastiditi, continuando a mangiare come se nulla fosse. Ecco: sarebbe bene non farlo.

Spesso si tratta del nostro cibo a tavola, altre volte invece la mosca riesce ad infilarsi nelle vetrine dei negozi e si posa su pane, dolci o altri beni alimentari. In ogni caso la regola è ben precisa: non essere tolleranti e fare attenzione. Secondo una ricerca pubblicata su Scientific Reports quando una mosca si posa sul cibo bisogna perentoriamente lasciar perdere e rinunciare allo spuntino. Non si tratta di pignoleria, ma dell’unico modo per schivare milioni di batteri più o meno pericolosi.

Mosca sul cibo: perché è pericoloso

Non occorre fare un grande sforzo d’immaginazione per capire come mai la mosca veicoli tanti batteri. Notoriamente amante delle feci, sia quelle animali che quelle umane, la mosca trascina con sé una quantità di germi incredibile. È merito e colpa delle sue zampette, cui rimangono attaccati batteri d’ogni tipo e alcuni sono molto dannosi per l’essere umano. Basti pensare che la mosca con le sue zampe può veicolare germi come l’Helicobacter pylori, diretta conseguenza di alcune ulcere gastriche e danni anche gravi allo stomaco.

Questa nuova raccomandazione è scattata in seguito alla diffusione dei risultati dello studio condotto da Donald Bryant dell’Università della Pennsylvania. Il ricercatore, insieme al suo team, ha analizzato gli insetti in ogni loro singola parte e le zampe sono risultate il veicolo di diffusione preferito da diverse centinaia di batteri diversi.

A sorpresa, la mosca di città è risultata più “infetta” rispetto a quella di campagna. Il discorso che stupisce maggiormente, comunque, è quello di ritenere mosche e mosconi delle navette aeree utili per la propagazione dei batteri: questi, una volta posatisi su una nuova superficie, possono crescere e proliferare lì senza problemi. Insomma, basta un ambiente adeguato e la trasmissione batterica è garantita: servono altri motivi per coprire per bene il proprio cibo?

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