In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Maurizio Costanzo ha raccontato di come in questo periodo di quarantena non abbia mai smesso di lavorare, rilasciando importanti dichiarazioni che hanno sorpreso tutti i suoi fedeli sostenitori.
Maurizio Costanzo, la strana ossessione: “Sono malato di…”
Una vera e propria ossessione verso il suo lavoro, quella che Maurizio Costanzo ha confessato alle pagine del Corriere della Sera. Intervistato, Costanzo ha rivelato che in questi giorni di quarantena non si è fermato un momento, dedicandosi a progetti importanti, pronto per ripartire su Rai due il sabato con Rai, Storie Di Un’Italiana, in cui verranno raccontati i grandi protagonisti del nostro Paese dagli anni ’50 ad oggi.
Il lavoro, però, sembrerebbe non essere l’unica ossessione del giornalista, che ha sorpreso tutti con una dichiarazione davvero particolare:
“Nel mio studio ci sono 12 schermi sintonizzati su 12 canali. Riconosco che è una forma di malattia mentale!”
Maurizio Costanzo: “Mi annoio quando vedo le risse costruite”
Si è quindi passati a parlare di televisione e sull’argomento non sono mancate velate frecciatine ai programmi di oggi:
“Un tempo c’era l’avanspettacolo, c’era il cabaret: erano grandi serbatoi di talenti da cui attingere. Il problema di oggi è che mancano le fonti di approvvigionamento dove trovare grandi intrattenitori. Per 55 minuti di trasmissione si lavorava più di una settimana. Le prime risse televisive sono arrivate al Costanzo Show, ma oggi mi annoio quando vedo le risse costruite!”
In questo periodo di emergenza sanitaria, Maurizio Costanzo ha poi voluto dedicare un pensiero particolare a tutti gli italiani:
“Ho pensato agli italiani costretti in casa, sui divani, in particolare alle persone più avanti negli anni, da ciò è nato lo sforzo di rispolverarne la maniera delle vecchie trasmissioni della Rai, che hanno attraversato la storia del Paese. E’ anche un modo per rendere omaggio a questa azienda e a chi l’ha fatta!“.