Era il 31 agosto del 1997 quando si è spenta l’amatissima Lady Diana. Ma adesso emerge un dettaglio inquietante e una cicatrice nascosta. Tutta la verità su quella notte in cui forse avrebbero potuto salvarle la vita.
Lady Diana: spunta la verità sulla notte dell’incidente
Lady Diana era ancora una donna nel fiore dei suoi anni quando si è spenta in Francia una notte del 1997, in seguito a un incidente stradale. La versione ufficiale è che la moglie di Carlo arrivò già quasi priva di vita al pronto soccorso.
Di tanto in tanto, però, emergono nuove verità e testimonianze che promettono di ribaltare la situazione. A rivelare dei dettagli inediti è il patologo Richard Sherpard, che ha rilasciato un’intervista al settimanale Oggi, in edicola il 14 maggio. Ad anticipare una parte del contenuto è stato Dagospia: ecco tutte le novità.
“La cicatrice che i medici non hanno notato…”
Secondo il patologo dietro la morte di Lady Diana ci sarebbe non solo la causa del brutto incidente, ma anche una svista da parte dei medici:
La principessa era incastrata dietro il sedile del bodyguard, per questo motivo hanno avuto serie difficoltà nel liberarla dalla trappola di lamiere. Le condizioni del bodyguard, però, erano più critiche rispetto a quelle di Lady Diana. In quel frangente nessuno aveva notato di una ferita, uno strappo molto profondo vicino la vena polmonare. Diana era ferita molto gravemente, ma i medici la vedevano stabile.
Il personale che le prestò il primo soccorso, dunque, non si era accorto di quella ferita grave:
Nel frattempo quella ferita ha cominciato a sanguinare e lei è svenuta. Solo più tardi quando è arrivata in sala operatoria si è scoperto il vero problema, ma oramai era troppo tardi…
Secondo le affermazioni del patologo intervistato, la ferita si sarebbe evitata se Lady Diana avesse indossato la cintura di sicurezza e se i medici l’avessero visto prima, probabilmente non sarebbe morta. Ma non è andata così.
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