Filippo Magnini su Giorgia Palmas: “Mi sentiva piangere nel letto, lei mi ha…”
Filippo Magnini è tornato a parlare di uno dei momenti più difficili della sua vita. Era il 1° giugno del 2017 quando veniva squalificato per ben quattro anni dal Tribunale Nazionale Antidoping per “Uso o tentato uso di sostanza dopanti”. Una condanna che, il 27 febbraio 2020, veniva revocata dal TAS che aveva proceduto a disporre il proscioglimento dell’atleta dalle accuse. Una vera e propria Odissea che si è conclusa positivamente per l’ex nuotatore, ma non senza strascichi emotivi. «È una ferita ancora aperta, sono felicissimo, ma è una lacerazione che mi porterò dietro come un bagaglio», ha dichiarato.
Il racconto di Filippo Magnini
Filippo Magnini ha raccontato le dure giornate che si è ritrovato a vivere nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale Oggi. Spiegando come anche per le persone che gli vogliono bene non sia stato semplice vederlo in quelle condizioni emotive. «Io ho le spalle larghe, ma chi ti vuole bene cosa può fare? Cosa potevano fare mia madre che si affliggeva o mio padre che si sentiva impotente, Giorgia che si accorgeva che mi rigiravo nel letto o piangevo? Ho voluto essere sincero perché sapevo che avrebbe vissuto con me questa sofferenza e lei mi ha sostenuto», ha spiegato.
Il sostegno di Giorgia Palmas
Per Filippo Magnini, la presenza di Giorgia Palmas è stata fondamentale in un momento così delicato della sua vita. «Lei mi ha sostenuto, è stata l’unica, oltre ai miei avvocati, a leggere e seguire tutto. La reputo una delle persone più intelligenti che io conosca, e posso dire che mi ha sempre dato solo consigli corretti», ha spiegato. Un sostegno non soltanto emotivo, ma anche pratico e concreto. «Tutto quel che mi ha detto si è rivelato utile e giusto sotto il profilo del processo; e poi la sua vicinanza, l’amore, la fiducia non sono mai venuti a mancare e mi hanno dato forza», ha aggiunto il nuotatore.