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Le Iene, ecco l’inviato contagiato: “Sconfitto il Covid dopo due mesi”

Erano i primi giorni di marzo quando, dalla redazione de Le Iene, arrivò la notizia della diffusione di un contagio negli studi della trasmissione Mediaset. Lo show di Italia Uno fu tra i primi a vedersi colpiti direttamente dall’epidemia, cui seguirono in tempi brevi altri pilastri della rete come La Repubblica delle Donne di Chiambretti; alla base dei provvedimenti, che videro la chiusura dei set per tutto il periodo della quarantena, il contagio riportato all’interno dell’organico dello show. Per ovvie ragioni, l’identità dei malati fu tenuta segreta; solamente oggi, a guarigione avvenuta, uno dei contagiati ha deciso di prendere parola in merito.

Alessandro Politi è ufficialmente guarito a quasi due mesi dalla chiusura de Le Iene: “Ora bisogna donare, è l’unica speranza”

Si tratta dunque di Alessandro Politi, che intervistato da Repubblica ha deciso di raccontare in prima persona l’odissea vissuta in questi due mesi di chiusura de Le Iene. Politi è oggi guarito, ed è in prima linea con le donazioni per la ricerca sugli anticorpi: “Mi sono sottoposto al test per verificare l’idoneità, e sono subito corso all’Ospedale per donare il plasma“, spiega oggi l’inviato. “Dopo la mia quarantena, è stata la mia massima espressione di libertà, la prima cosa che ho voluto fare”.

In totale, l’inviato de Le Iene ha trascorso in isolamento ben 48 giorni prima di vedersi ufficialmente negativo ai test. Ora l’incubo è finito, e la precedenza passa alla ricerca e alla prevensione.”Il plasma iperimmune al momento è l’unica speranza che abbiamo di sconfiggere definitivamente il virus“, racconta quindi Politi. “Ho voluto rendere pubblica la donazione per questo. Invito tutti gli altri guariti a donare. Con 700ml si possono salvare due persone. Il plasma è ricco di anticorpi, ma questi svaniscono con il tempo: bisogna donare subito“.

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