Alena Seredova è una delle showgirl più amate e conosciute del panorama televisivo italiano. Grazie alla sua bellezza e al suo fascino ha conquistato il cuore di migliaia di persone che la seguono con affetto. Nata a Praga ha iniziato a lavorare nel mondo della moda a quindici anni sempre supportata da mamma Jitka.
Chi è Jitka Šeredová, la mamma di Alena [FOTO]
Jitka Šeredová è la mamma della bellissima Alena. La modella ha trascorso la sua infanzia proprio con mamma Jitka nel quartiere di Vinohrady a Praga. Con loro, anche il padre e Eliska, sua sorella minore. Di Jitka si hanno davvero pochissime informazioni nonostante sua figlia sia da sempre sotto i riflettori non solo per la sua carriera, ma anche per la sua vita privata.
Nel 2011, infatti, Alena ha sposato Gianluigi Buffon e dal loro amore sono nati due figli. La loro relazione, però, è terminata nel 2014 a causa di un tradimento del portiere con la giornalista sportiva Ilaria D’Amico.
Alena Seredova: “L’ho scoperto mentre andavo…”
Intervistata da Chi, Alena Seredova ha raccontato il momento in cui ha scoperto il tradimento. In merito all’episodio ha dichiarato:
“Le corna? L’ho scoperto in radio mentre andavo dal parrucchiere che ero cornuta. Stavo ascoltando una trasmissione e qualcuno ha raccontato della frequentazione tra Gigi e Ilaria. Meno male che non ho fatto un incidente”.
Ad aiutarla in quel momento difficile, sua mamma Jitka, arrivata in Italia per sostenere la figlia. Oggi però, al fianco di Alena c’è anche Alessandro Nasi, manager e rampollo della famiglia Agnelli, dal quale, qualche mese fa ha annunciato di aspettare un bambino. E su come Alessandro è riuscito a conquistarla, Alena ha raccontato:
“Non mollava, non è stata facile per lui. Mi è capitato di avere un momento brutto, di piangere per un altro uomo e invece lui era lì e mi diceva ‘dai passa, non ci pensare’. Ha saputo aspettare. Ricordo ancora quando mi ha mandato un messaggio scrivendomi ‘mi mancate’, a me mamma questo messaggio mi ha dato quel certificato timbrato che serve perché per me era molto importante”.