Mina: un nome, un mito
Poca gavetta e un successo immediato, inevitabile. Anticonformista e libera fin dagli esordi, Anna Maria Mazzini è stata la prima artista ad indossare una minigonna in tv. Vulcanica in ogni sua apparizione, viscerale in ogni sua performance televisiva e canora, mai come nel suo caso sembra valere la formula premonitrice del nomen omen: il nome Mina è stato davvero un presagio. Ma da dove è nato questo pseudonimo, destinato a diventare proprio il simbolo della sua forza vocale nell’immaginario collettivo?
Si potrebbe pensare che ci sia dietro un ragionamento fatto a tavolino, quasi una mossa da etichetta discografica. A monte, però, c’è una storia molto più semplice. E più intima. Anna Maria nasce infatti nel 1940 da mamma Regina Zoni (soprannominata Gina) e da papà Giacomo Mazzini (soprannominato Mino). È proprio da questo lessico familiare che trae spunto, in modo spontaneo e tra le mura di casa, il nome che la accompagnerà nella sua carriera. Come suo padre “Giacomino”, lei diventerà Mina. Per il mondo intero.