Nell’ultima puntata di Chi l’ha visto la redazione si è ritrovata a raccogliere delle dolorose testimonianze. L’argomento è ancora una volta quello del coronavirus. L’epidemia non solo ha messo a dura prova le nostre vite, ma ha reso la perdita dei nostri cari ancora più difficile da accettare. Molto dipende anche dalle modalità del lutto, dall’impossibilità di seguire il classico rito funebre e dalle dinamiche di sepoltura.
Così durante la puntata di Chi l’ha visto sono state raccolte le testimonianze di alcuni figli di vittime da coronavirus. Queste persone hanno denunciato in diretta alcune discrepanze, situazioni poco chiare e perfino storie assurde. A parlare è stata in particolare una donna dei Castelli Romani: suo padre è stato ricoverano nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, nella stessa senza di un paziente sintomatico. Quando la donna ha sollevato le sue preoccupazioni, racconta di essersi sentita rispondere: “Non posso mettere in isolamento tutti i pazienti con febbre e tosse”.
Chi l’ha visto, le testimonianze sul Coronavirus
Mentre la donna chiedeva a Federica Sciarelli e a tutta la redazione di Chi l’ha visto di aiutarla a far chiarezza su quanto successo in quella clinica, un’altra testimonianza ha colpito gli spettatori. Una signora ha infatti raccontato di aver perso sua madre a causa del coronavirus e di essere stata avvertita solo tramite una telefonata. Dopo aver appreso la notizia del ricovero, infatti, non è mai più riuscita a vedere sua madre: “Abbiamo ricevuto solo la bara con il certificato di morte. Non sapere chi c’è in quella bara è peggio”. L’anziana aveva contratto il virus in una casa di riposo: “Dopo la sua morte e la consegna della bara mi hanno chiamato dicendo che c’era stato un disguido e che il corpo di mia madre era ancora in camera mortuaria. Chiediamo giustizia per queste morti che si potevano evitare. Gli anziani non sono stati tutelati”.
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