Alba Parietti è raccolta nel grande lutto a causa della morte del padre di un amico di suo figlio a causa del Coronavirus:
Lui era preoccupato, da subito si preoccupava per i suoi genitori e non capiva come mai non ci fossero abbastanza forme di prevenzione. Nonostante la sua attenzione, proprio i suoi genitori sono stati contagiati. Non avevano ancora modo di proteggersi, ma non erano quasi mai usciti, nonostante ciò il padre circa una settimana fa, dopo insistenze data l’aggravarsi della situazione, è stato ricoverato già molto compromesso. Ma a fatica perché non c’erano posti.
Alba Parietti continua, toccata dalla perdita:
Nessuna informazione , qualche raro, preoccupante messaggio. Si sentiva la morte addosso. Poi un attimo di tregua e la speranza, che è la più atroce delle illusioni. Di nuovo silenzio, nessun modo di sapere cosa gli stesse accadendo. E questa mattina la fine, in solitudine. Questa è ancora la realtà, la sofferenza senza compassione, senza carezze senza sollievo. La fine che nessuno vorrebbe e dovrebbe fare.
Alba Parietti: “Nessuno di noi quando ha avuto qualche linea di febbre non ha pianto pensando di morire”
Alba Parietti poi ha parlato al resto dell’Italia, in un monito che racconta tutto il dramma della Lombardia:
Smettetela di parlare di esagerazioni, smettetela di pensare di essere immuni o fuori dal problema. È una responsabilità condivisa pesante e atroce. Ma smettetela di minimizzare. È vergognoso farlo. Provate voi a vivere in Lombardia. Nessuno di noi Lombardi non ha perso qualcuno. Nessuno di noi quando ha avuto qualche lieve linea di febbre non ha pianto per la paura pensando di morire, senza sapere con chi parlare e cosa fare, perché quasi tutte le persone che vivono qui hanno avuto sintomi leggeri o forti alcuni improvvisamente persone gravi poi gravissime, poi decedute nel modo peggiore. Forse è difficile capirlo ma provateci.