Bill Gates, al lavoro per il vaccino contro il Coronavirus e che starebbe già cominciando i test sugli umani, aveva previsto un’epidemia mondiale già nel 2015:
Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nelle prossime decadi, è più probabile che sia un virus molto contagioso e non una guerra. Non missili ma microbi. Il mondo deve prepararsi alle pandemie seriamente come quando ci si prepara a una guerra.
In un intervento a TED, infatti, Bill Gates si era dimostrato preoccupato che si fosse investito più sulle armi che sulla sanità:
Il rischio più grande di una catastrofe globale somiglia a questo. Abbiamo investito cifre enormi in deterrenti nucleari, ma abbiamo investito pochissimo in un sistema per fermare un’epidemia. Non siamo pronti a bloccare la prossima epidemia.
Bill Gates: “Un’epidemia ogni venti anni circa”
Bill Gates crede fortemente che si possa uscire dalla pandemia se i paesi riescono a chiudere seriamente i cittadini in casa:
Se un paese fa un buon lavoro nei test e nei divieti alla socializzazione (che io chiamo shut down), penso che in 6-10 settimane dovrebbe veder diminuire i contagi ed essere in grado di riprendere le attività.
Secondo Bill Gates, le nazioni possono e devono collaborare:
Le tecnologie esistono, se si fanno i giusti investimenti. Le nazioni possono collaborare su questo. Noi abbiamo creato la Cepi, Coalition for Epidemic Preparedness Innovation, che ha lavorato sui vaccini, ma ha bisogno di molti più fondi per avere la capacità di produrre su vasta scala e rifornire su base mondiale.
Proprio qualche ora fa, un’altra predizione di Bill Gates ha avuto luogo: ci saranno epidemie ogni venti anni. È assolutamente necessario prepararsi:
Esiste davvero una probabilità significativa ogni 20 anni circa, con molti viaggi nel mondo, che uno di questi (virus) arriverà. Non c’è dubbio, avendo pagato molti trilioni di dollari in più di quanto avremmo potuto fare se fossimo stati adeguatamente preparati, la gente deve prepararsi. Perché ha colpito i paesi ricchi. . . siamo stati colpiti alla testa.